Può esser rischioso rivelare sia IBAN che dati anagrafici? Gli aspetti da sapere

IBAN e dati anagrafici del titolare, i dettagli in merito alla questione sicurezza: ecco c’è da sapere sul tema.

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Può esser rischioso rivelare sia IBAN che dati anagrafici? Gli aspetti da sapere (Chenews.it)

Le tematiche inerenti il conto corrente sono di assoluta rilevanza, poiché tanti sono gli aspetti importanti su cui soffermarsi, anzitutto nell’ambito della sicurezza. In tanti si chiedono se rilevare insieme IBAN e dati anagrafici possa esser rischioso, e in tal senso occorre sottolineare che di solito non si dovrebbero correre rischi. Tuttavia, essere prudenti e cauti è ad ogni modo estremamente importante.

Può capitare infatti che venga richiesto l’inserimento del codice IBAN più nome e cognome di colui a cui apparire il C/C, e non di rado si è sempre un po’ scettici in merito, considerando che c’è sempre un po’ di timore quando si rivelano determinate informazioni. Ad esempio, si potrebbero temere dei prelievi senza consenso.

Essere cauti ed attenti è questione sempre importante, dunque domandarsi cosa potrebbe fare un soggetto dopo aver saputo IBAN e dati anagrafici è normale, anche tenendo conto delle tante notizie che si leggono riguardanti tentativi di truffa e relative strategie. Occorre però sapere che soltanto con l’IBAN o anche con i dati sensibili come nome e cognome, oppure la data di nascita ed il codice fiscale, eventuali malintenzionati difficilmente potrebbero far qualcosa.

Remote sono infatti le possibilità di un’eventuale truffa tramite lo svelamento di tali sole info, sebbene però bisogna stare molto attenti ed è fondamentale evitare di svelare indicazioni che possano permettere ad eventuali malintenzionati di risalare a password e codici. Usando la giusta prudenza ed accortezza non dovrebbero quindi esserci problemi in relazione allo svelamento del proprio IBAN.

Quali possono essere i rischi rilevando IBAN e dati anagrafici: in quale caso si può rischiare la truffa

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Quali rischi si potrebbero correre rivelando IBAN e dati anagrafici (Chenews.it)

In generale, dunque, rivelare IBAN e dati anagrafici, qualora necessario, non dovrebbe di per sé portare a rischi di possibili truffe, tenendo presente quanto sopra detto e quindi l’estrema attenzione da avere a proposito di indicazioni, da non dare mai, che potrebbero far risalire a password e codici di accesso.

Tranne che nella casistica riguardante la domiciliazione bancaria, ovvero quando l’utente dà il proprio esplicito consenso al pagamento automatico delle utenze, essendo in possesso del solo IBAN un eventuale malintenzionato non potrebbe addebitare spese o procedere ad un prelevo non autorizzato.

Tramite l’IBAN si potrebbe risalire al numero del conto corrente, ma anche in questo scenario non si potrebbe effettuare un prelievo. E tali aspetti si applicano anche qualora in aggiunta all’IBAN altri soggetti fossero a conoscenza dei dati del titolare del conto.

Tuttavia, un eventuale rischio di cadere in un raggiro potrebbe esserci, nel momento in cui i malintenzionati venissero a conoscenza anche delle credenziali d’accesso. Nel caso in cui, dunque, potessero aver accesso all’home banking, il “luogo” cioè dopo poter fare le diverse operazioni. In ogni caso, di recente le banche hanno sviluppato diversi livelli di sicurezza.

L’eventualità poi di un malintenzionato che conosca IBAN e dati personali decidesse di generare un documento falso o appare una firma apocrifa con lo scopo di autorizzare un’operazione di banca può esistere, pur essendo abbastanza remota.

Questi, alcuni dettagli generali e sintetici sul tema in questione e in relazione ad un rischio truffa. Ad ogni modo è bene, opportuno e fondamentale essere sempre accorti ed usare cautela, così come ricordare che la prudenza non è mai troppa. Inoltre, è altresì bene approfondire il tema anche presso esperti del campo e soggetti competenti in materia, così da chiarire i propri dubbi e saperne di più.

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