I 10 lavori più pagati in Italia secondo i dati raccolti dall’Istat, indicano che gli stipendi maggiori vanno sia ai professionisti tradizionali, che a coloro che svolgono attività del tutto nuove.
Il sogno di fare il lavoro da sempre desiderato e, al contempo, guadagnare bene è comune a molte persone, specialmente giovanissime. Oggi le opportunità di occupazione non mancano, a patto di avere un titolo di studio e una buona formazione, magari integrata nel tempo con corsi di aggiornamento e specializzazioni.
Di seguito vogliamo indicarti una classifica dei 10 lavori più pagati in Italia, dettagliando alcune informazioni che potrebbero esserti d’aiuto in una fase cruciale della tua vita, ossia quella della ricerca dell’occupazione. I dettagli.
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La classifica dei 10 lavori più pagati in Italia
Per capire su quali attività puntare per accrescere il proprio reddito annuo, è opportuno dare un’occhiata ai dati raccolti periodicamente dall’istituto di statistica più noto a livello nazionale, l’Istat.
Emerge che il contesto lavorativo italiano è in costante evoluzione, con la ricerca di una carriera remunerativa che frequentemente orienta le scelte professionali dei giovani, e non solo.
Gli ultimi dati forniti dall’istituto nazionale si riferiscono al 2021, ma consentono di meglio capire i trend occupazionali degli ultimi anni.
Iniziamo allora la nostra rassegna esponendoti di seguito quali sono le professioni, che garantiscono maggiori redditi nel nostro paese, e precisando che si tratta pur sempre di valori medi e lordi:
- Notaio: 265.000 euro l’anno
- Medico: 75.000 euro l’anno
- Pilota d’aereo di linea: 74.400 euro l’anno
- Titolare di farmacia: 60.000 euro l’anno
- Web marketing manager: 57.000 euro l’anno
- Consulente finanziario: 55.000 euro l’anno
- Software Engineer: 39.000 euro l’anno
- Ingegnere: 38.000 euro l’anno
- Commercialista: 36.000 euro l’anno
- Avvocato: 35.800 euro l’anno
Da notare che nella top 10 dei lavori più pagati, troviamo sia professioni tradizionali che attività assolutamente nuove e al passo con i tempi. E proprio queste ultime, ad es. quella di web marketing manager, potrebbe attrarre specialmente le generazioni più giovani e più avvezze all’uso delle nuove tecnologie.
In altre parole, sono queste le professioni che hanno rappresentato, e rappresentano tuttora, una sorta di baluardo della ripresa del mercato del lavoro nel periodo post pandemia.
In cima ai lavori più pagati in Italia c’è quello del notaio
La professione di ambito giuridico si conferma ai vertici tra quelle con la miglior retribuzione. I più aggiornati dati Istat indicano infatti che i notai incassano mediamente ben 265mila euro lordi l’anno. Una cifra molto considerevole, e che permetterebbe a chiunque di fare un vero e proprio salto di classe sociale.
Attenzione però, perché per diventare notaio il percorso da compiere è molto duro. Oltre al percorso di laurea quinquennale in giurisprudenza, occorre infatti specializzarsi, studiare moltissimo e sostenere un concorso notarile assai selettivo.
Quanto conta la specializzazione per avere uno stipendio alto?
La specializzazione gioca sempre un ruolo chiave. I dati Istat sui 10 lavori più pagati in Italia ci indicano che vi sono professioni sanitarie altamente specializzate, che garantiscono guadagni notevolissimi e che possono costituire un buona base contributiva per la pensione o che possono agevolare la scelta tra acquisto e noleggio di un mezzo.
Basti pensare alla figura degli anestesisti, che possono guadagnare anche più di 300mila euro lordi annui, oppure alla figura dei cardiologi, che possono toccare quota 350mila euro annui.
Nel settore IT figure come l’architecture manager e l’analista di dati, guadagnano stipendi notevoli, con quote pari a 150mila euro annui lordi e oltre.
Assai remunerate anche alcune categorie di ingegneri, come ad es. chi è specializzato nel ramo aeronautico. Qui infatti l’Istat registra un reddito annuo che si avvicina ai 100mila euro lordi.
Serve la laurea per fare un lavoro ben pagato?
Alla luce dei dati che abbiamo visto sopra, appare evidente che il titolo accademico può sempre fare la differenza, e ciò specialmente in riferimento alle professioni ad alto contenuto di specializzazione. Ma come è noto, bisogna prestare molta attenzione alla scelta della facoltà.
Vagliando le carriere più redditizie, si può agevolmente scoprire l’essenzialità della laurea in settori come il notariato, la chirurgia o l’Information Technology.
I dati Istat più aggiornati sui 10 lavori più pagati, ci confermano però anche che la retribuzione non è determinata esclusivamente dalla formazione universitaria, ma altresì dalla collocazione geografica e dalla dedizione nell’iter post-laurea.
Anche chi non ha laurea e svolge una professione che non la necessita – è il caso ad es. di chi avvia una carriera imprenditoriale facendo il digital marketing o l’e-commerce manager – può però ambire ad ottime retribuzioni.
In questo caso saranno lo svolgimento di percorsi formativi alternativi, e l’esperienza sul campo, a fare la differenza.