La cappa della cucina è una delle parti della casa più difficili da pulire: ecco come farlo bene senza lasciare aloni.
Anche se spesso e volentieri viene sottovalutata, la cappa all’interno di una cucina gioca un ruolo davvero indispensabile, non soltanto per via del fatto che cattura i cattivi odori derivanti dal cucinare del cibo, ma anche e soprattutto per il fatto che aiuta drasticamente a ridurre l’umidità e, soprattutto, a mantenere sempre l’aria fresca e pulita, proprio per evitare spiacevoli problemi soprattutto nei muri.
Non è un caso, infatti, che proprio questa stanza sia una di quelle in cui vi è la maggiore probabilità di avere intonaco crepato o, peggio ancora, della muffa. Il motivo è molto semplice: se non si aprono spesso le finestre e, soprattutto, se non vi è una cappa in grado di fare per bene il proprio lavoro, il rischio continua ad aumentare sempre di più, giorno dopo giorno.
Per questo motivo, quindi, è necessario non solo scegliere un prodotto di altissima qualità, ma soprattutto pulirlo e conservarlo a dovere, cercando il più possibile di farlo brillare sia dentro che fuori.
Per questo motivo, per mantenere la massima efficienza energetica in questo senso facendo lavorare come si deve il motore, ecco come fare una corretta manutenzione della cappa: tutto quello che bisogna sapere.
Come pulire la cappa della cucina? L’errore da non fare
Il primo consiglio per avere una cappa aspirante sempre in perfette condizioni è quello di non concentrarsi soltanto sulla parte esterna e visibile, ma anche e soprattutto sull’interno, andando a pulire per bene tutti i pezzi che la compongono, facendo però attenzione a non romperli.
Quando farlo? L’ideale sarebbe almeno due volte a settimana, tuttavia per chi ha poco tempo causa lavoro anche una volta, ma fatta bene, potrebbe essere più che sufficiente. Per pulirla bene è necessario utilizzare non solo dell’acqua microfiltrata ma anche un sapone neutro, unito ad un panno possibilmente in microfibra, per cercare di andare ad eliminare le incrostazioni di grasso che sono sempre quelle più difficili. Alcuni pezzi, inoltre, vanno in lavatrice senza alcun problema, tuttavia il suggerimento è di controllare che, dopo il lavaggio, non ci siano aloni, soprattutto se magari la lavastoviglie ha già qualche anno di vita e non vengono utilizzate tutte le accortezze del caso.