Tutti i genitori avranno presto diritto al Parental control gratis. A stabilirlo sono state le nuove regole indette dall’AGCOM: ecco cosa sapere.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deciso di approvare le linee guida in materia di protezione dei minori sul web. Lo hanno fatto tramite una delibera 9/23/CONS a gennaio 2023. L’obiettivo è quello di mettere a riparo i più piccoli dai rischi del cyberspazio.
Le nuove regole dell’AGCOM entreranno in vigore dal 21 novembre 2023, data in cui tutti gli operatori telefonici dovranno offrire i servizi di parental contro gratis ai genitori. Si tratta di una funzione importante con la quale le madri e i padri potranno filtrare sui dispositivi mobili i contenuti ai quali i figli hanno accesso questo con l’obiettivo di evitare tutti quei rischi che un minore potrebbe riscontrare navigando sul web.
Parental control gratis: le regole dell’AGCOM
La delibera dell’AGCOM prevede che i gestori telefonici abbiano l’obbligo di fornire il servizio e l’assistenza gratuita per l’attivazione, la configurazione e la disattivazione del parental control gratis in modo che i genitori possano controllare l’attività dei figli sul web. In tal senso, WindTre, Iliad, Fastweb e Very Mobile hanno lanciato di recente una campagna informativa per i loro clienti.
Un altro aspetto importante sottolineato nella delibera è che i gestori devono fornire anche forme chiare e adeguate di pubblicità e informazione al cliente. In pratica, devono inviare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della delibera (entro il 21 dicembre) una comunicazione ai clienti in merito alla possibilità di installare il servizio e devono avviare campagne di sensibilizzazione per i genitori.
Detto ciò, l’AGCOM ha elencato delle categorie di contenuti che devono essere sottoposte al controllo genitoriale o al blocco automatico da parte del gestore. In tal senso, dunque, le categorie vitate ai minori e che quindi vengono bloccati tutti i siti associati sono le seguenti:
- Contenuti per adulti;
- Giochi d’azzardo o scommesse;
- Armi;
- Violenza (anche quella autoinflitta, come il suicidio);
- Odio e discriminazione;
- Promozione di pratiche che possano danneggiare la salute (siti che promuovono il consumo di alcol e droghe);
- Anonymizer (siti che consentono di navigare in anonimo);
- Sette (siti che promuovono la loro influenza tramite meditazione o incantesimi).
Per la sicurezza online è opportuno conoscere anche quali sono le app che potrebbero spiare l’attività e mettere in pericolo gli utenti. Si tratta di servizi che è meglio non utilizzare.