Giancarlo Commare ha rivelato un aneddoto che lo ha ferito prima che diventasse famoso. Il giovane attore ha ammesso che l’episodio lo ha ferito.
Dopo la serie tv Skam Italia, la soap opera Il Paradiso delle Signore e il film Maschile Singolare, l’attore siciliano è diventato uno dei volti più popolari del mondo della recitazione. Eppure all’inizio della sua carriera una conversazione lo ha gelato.
Giancarlo Commare è uno dei profili più interessanti della settima arte italiana. In una passata intervista a Style.corriere, aveva rivelato di aver capito di voler fare l’attore durante una recita in parrocchia. Da quel momento non ha più smesso di recitare, anche se al The Hollywood Reporter ha ammesso che, quando faceva il cameriere in un ristorante, un cliente non è stato carino con lui quando gli ha confessato di voler fare l’attore. La sorpresa però sta nella reazione inaspettata di Commare.
Giancarlo Commare, la reazione inaspettata: “L’ho inseguito”
Nel corso della video intervista con il THR di Roma, l’attore siciliano ha spiegato che si era trasferito a Roma per studiare all’Accademia d’arte cinematografica. Per mantenersi e pagarsi gli studi e l’alloggio ha lavorato in un ristorante della Capitale come cameriere.
È mentre era impegnato con il suo lavoro, Commare ha avuto uno scambio di battute con un cliente entrato nel locale con la compagna. L’attore ha rivelato che l’uomo, quando ha sentito che aveva come obiettivo quello di fare l’attore, non è stato per niente possibilista e non lo ha incitato.
“Ha smontato il mio sogno in una maniera brutale, che mi ha anche un po’ ferito in quel momento perché comunque ci credevo“, ha ammesso l’attore siciliano che non si è lasciato scalfire da quelle parole. L’incontro tra i due è finito con Giancarlo che ha inseguito l’uomo per piazza Navona a brutto muso dicendogli: “Ricordati questa faccia: io ce la farò e ne parleremo tra qualche anno”.
Alla fine il tempo ha dato ragione a Commare il quale si è preso una bella rivincita non solo su quel cliente, ma anche su coloro che lo hanno bullizzato in passato quando era ancora uno studente.
