Flavio Insinna ha rivelato qual è l’insegnamento datogli qualche tempo fa da Gigi Proietti e che non può dimenticare.
Dopo il grande successo in queste ultime edizione, Insinna non condurrà più L’Eredità. Al su posto ci sarà Pino Insegno che tornerà in onda con il quiz tv da gennaio 2024. È proprio in momento come questi che tornano in mente a Fazio le parole dettegli dal grande Proietti.
Un terremoto in casa Rai che, come si vociferava da tempo, non vedrà più Flavio Insinna al timone de L’Eredità. Il conduttore dovrà fare a meno del quiz che lo ha fatto entrare nelle case degli italiani ogni giorno, portando allegria e quel pizzico di leggerezza necessaria anche in momenti difficili.
Per parlare delle novità e dei cambiamenti della prossima stagione Rai, il settimanale Nuovo Tv ha contattato Insinna per avere da lui stesso un punto di vista sulla mancata riconferma. È in questa circostanza che ha citato il maestro Gigi Proietti, le cui parole sono d’esempio.
Flavio Insinna addio a L’Eredità: la lezione di Gigi Proietti
Flavio Insinna è stato uno degli allievi del grande Gigi Proietti nel suo Laboratorio di esercitazioni sceniche di Roma, diplomandosi nel 1990. Un percorso professionale, quello del conduttore, ma anche di vita visto che gli insegnamenti del popolare attore romano, venuto a mancare nel 2020, sono sempre vivi nella sua mente.
Commentato l’esclusione in Rai, Insinna ha spiegato che Proietti, tra una pausa e l’altra, ripeteva sempre: “Il mestiere ve lo insegno ma, se le cose non vanno bene e non sapete gestire il cambio di rotta e di vita, ricordatevi che può lasciare infelici”.
In poche parole, Flavio ha sottolineato che Gigi voleva intendere che il percorso professionale non dipende solamente da sé stessi, ma bisogna gestire ogni cambiamento. Proprio per questo motivo Insinna ha spiegato di sentirsi una persona fortunata, nonostante lo stop.
Poco dopo aver saluta il suo pubblico, Insinna ha ricordato anche Fabrizio Frizzi e la volontà di lasciare il camerino com’era, senza toccare nulla. Flavio ha sempre speso delle bellissime parole per il collega, sottolineando il forte legame che c’era tra di loro.