Hanno rifiutato di vedere una Ferrari a un uomo che voleva comprarla, ma la reazione ha spiazzato tutti: ecco che cosa è successo e che cosa ha fatto.
Quando c’è di mezzo la casa automobilistica di Maranello, si parla sempre di uno dei marchi più amati e desiderati al mondo. Sono quasi 80 anni che il Cavallino produce dei modelli capolavori che fanno uscire gli occhi da fuori a tutti gli appassionati. La prima auto prodotta risale al 1947 ed era la 125 S. A far scalpore però è stata una storia che ha lasciato interdette molte persone.
Ogni auto prodotta in casa Ferrari è perfetta nelle linee, nello stile e, ovviamente, nel comparto tecnico. Ogni modello ha una sua anima e una sua natura che si differenzia dalla precedenti e successive. È probabilmente questo il segreto del suo successo e che la rende l’auto da sogni di milioni di persone. Un desiderio che però potrebbe far nascere dei contrasti che fanno il giro del mondo.
Non tutti conoscono la storia che vede come protagonista un collezionista che desiderava acquistare una Ferrari in edizione limitata. L’uomo però, nonostante il grande entusiasmo, si è visto rifiutare l’acquisto dalla casa modenese. A far scalpore, però, è stata soprattutto la reazione imprevedibile dell’uomo che ha deciso di fare causa all’azienda, mettendo in pericolo la reputazione del brand.
La storia del collezionista che ha deciso di fare causa alla Ferrari risale al 2016. Il protagonista in questione è Preston Henn, un collezionista che voleva acquistare LaFerrari Aperta in edizioni limitata. L’uomo però ha accusato la casa automobilistica di Maranello di avergli negato l’acquisto tanto desiderato.
C’è da dire che non tutte le Ferrari sono acquistabili allo stesso modo. Le edizioni limitate fanno parte di una ristretta cerchia di auto che vengono assegnate a pochi letti, a differenza delle altre Rosse che possono essere comprate da tutti. Proprio per questo motivo non è detto che il desiderio si esaudisca, nonostante il denaro a disposizione.
Quando qualche anno da il collezionista decide di fare domanda per averne un modello della collezione, si era sentito rispondere che i modelli erano già assegnati e che la sua domanda non era arrivata in tempo alla casa automobilistica del Cavallino. Proprio per questo motivo non poteva averne uno.
Nonostante la risposta, Henn non si diede per vinto e cercò in tutti modi di prendere la Ferrari a edizione limitata. Il collezionista, infatti, spedì un assegno di un milione di dollari indirizzato a Sergio Marchionne, all’epoca amministratore delegato dell’azienda e scomparso nel 2018 dopo una lunga carriera. L’uomo allegò anche una lettera con la sua rinnovata richiesta per l’auto.
L’ennesimo rifiuto ha portato il collezionista a coinvolgere i propri avvocati e decidere di citare in giudizio la Ferrari per reputazione danneggiate, in pratica per danno d’immagine. Il processo si è svolto in Florida, ma dopo pochi mesi Henn ha deciso di ritirare la causa, anche perché gli avvocati lo avevano avvertito che c’erano poche speranze di vincere.
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