Un nuovo strumento ha catturato l’attenzione: questo effettua un’attività profonda di controllo sui conti corrente, può metterti in pericolo.
Il Fisco è sempre concentrato sull’attività dei conti correnti degli italiani per far sì che non ci sia nessuna situazione illecita. Di recente, l’istituto ha messo in campo un nuovo strumento utile anche agli organi accertatori. Tutto, insomma, per contrastare l’evasione che ancora oggi è molto alta.
Gli strumenti in mano all’Agenzia delle Entrate utili per scovare gli evasori sono molteplici. Le opzioni, però, sono appena aumentate grazie all’ingresso dell’anonimo-metro. Il funzionamento di tale strumento è stato spiegato dall’Agenzia tramite un documento.
L’affidarsi a questo recente strumento ha innescato una grande preoccupazione nei risparmiatori italiani. Tanti, infatti, si chiedono come funzioni e, soprattutto, come influenzerà le attività sui conti correnti.
Conti correnti, l’Agenzia delle Entrate approva l’anonimo-metro: come funzionerà
Quando l’Agenzia delle Entrate fiuta un’attività di evasione o di riciclaggio mette in moto quel meccanismo conosciuto come analisi di rischio. In questo modo, il Fisco va a controllare un contribuente utilizzando degli strumenti che non sono subito punitivi. Lo stesso anonimo-metro altro non fa che mettere in luce una situazione sospetta. Da quel momento, il contribuente sarà chiamato a giustificare alcuni movimenti.
Con questo nuovo strumento, i controlli saranno realizzati tramite sempre l’uso dei dati che risiedono nell’Archivio dei Rapporti Finanziari e di quelli dell’anagrafe tributaria. La combinazione di queste informazioni è utile per verificare la presenza di possibili anomalie tra redditi, spese, dotazioni, guadagni sui conti correnti.
Questo cambiamento ha portato l’Agenzia delle Entrate, a seguito delle mozioni del Garante della Privacy, a spiegare nel dettaglio il suo funzionamento tramite un documento. Ecco come si svolgeranno i controlli dopo l’introduzione di questi nuovi algoritmi:
- L’anonimo-metro opererà in fasi: si partirà dal circoscrivere il numero di contribuenti che possono rappresentare un rischio in base ai movimenti fatti sul conto corrente; successivamente, lo strumento opererà per altre 10 fasi così da effettuare un controllo quanto più minuzioso possibile. Oltre all’algoritmo, ci sarà una persona che supporterà e controllerà tale lavoro. In questo modo, come spiegato dall’Agenzia, si andrà a garantire ai contribuenti di non finire sotto torchio solo per il lavoro dell’algoritmo.
- La privacy non è a rischio: nel documento emerge che ogni contribuente sarà segnalato con un codice e non con le sue informazioni personali. In questo modo, se una persona risulta pulita dopo un controllo non avrà nessun tipo di problema.