Il bollo auto potrebbe essere messo da parte ma il risparmio non coinvolgerebbe tutti: ecco cosa sta succedendo.
Il bollo auto è una delle tasse più pagate in Italia data la grande quantità di veicoli, privati e non, in circolazione. Ora, però, questa tassa potrebbe essere messa alle spalle ma non tutti potranno beneficiare del suo addio.
L’attuale esecutivo di centro-destra è al lavoro sulle “microtasse“, tramite la delega fiscale, e questa operazione pare possa portare all’eliminazione del superbollo. Questo è un contributo pagato da chi possiede un veicolo dalla potenza di minimo 185 Kw.
Il superbollo comprende al suo interno veicoli di lusso, sportivi, supercar e Suv di dimensioni notevoli. In base ai calcoli effettuati dal Corriere della Sera, per un veicolo con potenza di 250 Kw ci sarebbero ben 1300 euro di costi che verrebbero azzerati. Entriamo, quindi, nel merito di una proposta che sta facendo discutere.
Bollo auto, si ragiona sulla cancellazione del superbollo: parla la politica
L’idea dell’attuale governo ha preso corpo dalle parole del Ministro alle infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini. Come riportato da Sky, il leader della Lega ha sottolineato di come la cancellazione di questa “tassa odiosa” andrebbe a portare un certo ossigeno al mercato andando a sostenere un settore, quello delle automotive, che colpisce, in maniera diretta e indiretta, le famiglie italiane.
L’idea esposta da Salvini è stata subito supportata dall’Automobile Club Italia (Aci). L’associazione ha ringraziato il governo per l’azione su una tassa che è stata definita dal suo presidente, Angelo Sticchi Damiani, “tanto iniqua tanto inutile“.
Per il presidente Aci, come riportato da Sky, questa tassa ha un solo effetto: quello di andare a deprimere un mercato nazionale automobilistico che ha al suo interno costruttori di fama mondiale. La cancellazione, secondo Sticchi Damiani, non potrebbe che portare maggiore libertà in fase di produzione e nell’acquisto del veicolo.
Questa significativa svolta potrebbe essere presente nella riforma fiscale che è prevista dal ddl delega. Ragion per cui la sua attuazione potrebbe avvenire in questi due anni. Anche se, come ben sappiamo, molto dipenderà dai fondi che saranno messi a disposizione. La prima verifica arriverà con la Nadef (Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza) durante il prossimo autunno e a seguire con la Legge di Bilancio.
Insomma, la riforma fiscale sta prendendo sempre più corpo ma questa non riguarderà solo le microtasse ma anche altri settori economici. Attualmente si vive in una fase di lavori in corso e da settembre in poi si saprà di più sul superbollo e sulle altre misure. Al momento sia il superbollo che il bollo restano attivi anche se per quest’ultimo è possibile anche l’esenzione.