Carlo Verdone ha raccontato un retroscena accaduto nella prima parte della sua vita in cui è stato umiliato. L’episodio sa davvero dell’incredibile: ecco che cosa è successo.
Oggi è attore e regista di fama nazionale, considerato uno dei più grandi della sua generazione. Eppure il percorso artistico di Verdone non è stato per nulla lineare, soprattutto all’inizio. L’artista romano ha rivelato un piccolo aneddoto che riguarda l’inizio del suo percorso professionale. Carlo ha confessato quanto si sentì umiliato in quella circostanza, per poi abbracciare il successo.
Attore e regista pluripremiato, Carlo Verdone ha alle spalle una carriera di straordinari successi. Un talento incredibile nel riportare sul grande schermo le storie di tutti i giorni, che appartengono alla quotidianità. È stato proprio questo il suo cavallo di battaglia, studiare le persone e catturarne quegli aspetti particolari meritevoli di essere raccontanti all’interno di una sceneggiatura.
Nei tanti retroscena che Verdone ha raccontati in questi anni, ce n’è uno in particolare che ha destato stupore tra le persone, ma anche ammirazione per la sua incredibile professionalità. L’attore ha rivelato di essere stato umiliato durante il primo spettacolo teatrale. Quello che però non sapeva è che proprio quello sarebbe stato il suo trampolino di lancio.
Carlo Verdone, la svolta dopo l’umiliazione: il racconto sbalordisce
Carlo Verdone è cresciuto a pane e cinema in casa sua, dato che il padre Mario era dirigente del Centro sperimentale di cinematografia e critico cinematografico. Come molti altri attori, però, ha dovuto fare la gavetta ed è partito dal teatro, una palestra importantissime nella vita professionale di ogni attore. Per il suo debutto teatrale, aveva affittato L’Allerchino per due settimane, uno dei teatri storici in Italia.
Verdone aveva raccontato che sembrava tutto procedere per il meglio all’epoca, con la prima serata che aveva fatto il pienone in sala. Un sold out però ingiustificato, dato che la maggior parte del pubblico erano tutti parenti e amici che erano andati per applaudirlo. Il dramma successe nelle serate successive, quando non si presentò nessuno a vedere lo spettacolo. Non c’erano spettatori paganti.
Per Verdone quel momento fu una grande umiliazione personale e professionale. A un certo punto, però, quando le cose sembravano andare per il peggio, entrò un signore dal teatro proprio perché intendeva vedere lo spettacolo. Quella sera, l’attore raccontò che diede il meglio di sé stesso perché convinto che quella fosse l’ultima volta in cui and in scena.
Quello che però Verdone non si immaginava è che quello non era uno spettatore qualsiasi, ma Fabio Cordelia, nonché il più grande critico teatrale di quel tempo. Cordelia apprezzò lo spettacolo e il giorno dopo titolò la sua recensione con “È nati un comico”. Quella per il regista è stata una grande svolta artistica che lo ha lanciato definitivamente, fino al suo grande film Borotalco, tra le gemme del cinema italiano.