Nicola Porro ci è andato giù pesante contro Ambra Angiolini. Il giornalista non ha usato parole leggere nei confronti dell’attrice: ecco che cosa ha detto e perché.
Il conduttore di Rete 4 non si è di certo trattenuto nell’esprimere le sue opinioni su Ambra e sulla sua presenza sul palco del Concertone del Primo Maggio di Roma in qualità di conduttrice. Il giornalista ha usato parole forti, andando a rivangare anche l’inizio della carriera della Angiolini.
Come da sei anni a questa parte, il concerto di piazza San Giovanni a Roma in onda su Rai 3 è stato condotto da Ambra Angiolini, che quest’anno è stata affiancata da Biggio. L’attrice e conduttrice ha ricevuto parecchi apprezzamenti da parte del pubblico, un po’ meno da Nicola Porro che l’ha criticata pesantemente.
Nella sua rassegna stampa, il volto di Rete 4 si è tolto alcuni sassolini dalla scarpa riguardo proprio il concerto organizzato dai sindacati, prendendo di mira proprio Ambra, anche se non l’ha mai citata direttamente nel suo sfogo personale, oltre che l’intera giornata del 1° maggio.
Nicola Porro contro Ambra Angiolini: “Era una ragazzina teleguidata”
Nell’esprimere le sue considerazioni riguardo la presenza di Ambra Angiolini come conduttrice del Concertone del Primo Maggio, Nicola Porro è andato a ritroso nel tempo, facendo riferimento a quando l’attrice era il volto principale di Non è la Rai. “Era una ragazzina che veniva teleguidata da un vecchio regista sulla tv di Berlusconi. E adesso sale sul palco di piazza San Giovanni e sei redenta”, ha detto.
Il giornalista di Rete 4 ha fatto riferimento a quando Ambra aveva l’auricolare con il quale gli veniva suggerito da Gianni Boncompagni che cosa fare e dire durante le puntate di Non è la Rai. È vero anche che all’epoca la Angiolini era molto giovane ed era alla sua prima esperienza televisiva. Cosa ben diversa da oggi che ha dimostrato di essere non solo un’ottima attrice, ma anche una brillante conduttrice.
Per il momento Ambra non ha risposto al giornalista. Porro, inoltre, si è scagliato anche contro le celebrazioni del 25 aprile e del 1 maggio. Il conduttore le ha definite “due gigantesche rotture di co****ni. E un concentrato della retorica delle stro***te e della follia collettiva”. Parole che hanno scatenato ingenti polemiche, soprattutto in coloro che hanno a cuore queste giornate così importanti per la nostra Repubblica.