Dalla penna di Roberto Vecchioni sono derivate delle parole che hanno reso i suoi testi leggendari. Oggi, l’autore lombardo rappresenta la storia della musica: conosciamolo meglio.
La musica italiana ha visto in Roberto Vecchioni uno degli autori di maggior spessore. La sua storia è stata costellata di brani che hanno segnato questo settore e che gli hanno permesso di ricevere tanti premi.
Non è mai facile imporsi in un ambiente del genere ma Vecchioni è riuscito a costruire qualcosa di unico, sia dentro che fuori dal palco: scopriamo di più sull’artista.
Roberto Vecchioni nasce in Lombardia ma da padre originario di San Giorgio a Cremano e madre di Napoli. Arriva alla laurea, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, nel 1968 in lettere classiche. Successivamente insegna materie letterarie nei licei classici dove, tra le studenti, figurava anche Paola Iezzi.
La sua carriera musicale inizia come autore di testi tramite la collaborazione con l’amico musicista Andrea Lo Vecchio. La prima canzone che fu pubblicata era una traduzione in italiano di “Barbara Ann” dei Beach Boys. Il debutto come cantautore arriva nel 1968, anno in cui Vecchioni incide un 45 giri per la Durium. Nel lato A del suo primo prodotto musicale troviamo “La pioggia e il parco” e sul retro “Un disco scelto a caso” entrambe le canzoni con musiche di Lo Vecchio.
Con gli anni, Roberto Vecchioni emerge sempre di più come dimostra l’anno 1971 in cui troviamo una delle canzoni più famose del cantautore “Luci a San Siro“. Da quel momento, per Vecchioni il successo è stato davvero straordinario e non ha toccato solo la musica ma anche la letteratura. Nel tempo ha raccolto vari premi come: il Premio Tenco nel 1983, il Festivalbar nel 1992, Sanremo e il Premio Mia Martini nel 2011. Inoltre, nonostante la grande carriera nella musica, Vecchioni ha continuato a svolgere il ruolo di professore fino alla pensione.
Il primo matrimonio del cantautore lombardo si è verificato nel 1973, anno in cui ha sposato Irene Bozzi. Durante la loro storia, la coppia ha accolto una figlia: Francesca. Una relazione interrotta, come spiegato dall’artista al Corriere della Sera, dopo aver scoperto il tradimento della moglie. Un evento doloroso che ha portato alla canzone “Due giornate fiorentine“, chiaro riferimento alla città di Firenze dove avvenne la scoperta.
Dal 1981, invece, Vecchioni è legato sentimentalmente a Daria Colombo con cui ha avuto 3 figli: Arrigo, Carolina ed Edoardo. Oggi, con la sua famiglia vive nella sua residenza storica, situata in campagna, di Maguzzano.
Al Corriere della Sera, Vecchioni ha raccontato di aver vissuto un periodo in cui la salute era a dir poco precaria. Nello specifico, ha svelato di aver avuto tre tumori, uno ad un polmone, uno ad un rene e l’altro alla vescica, che lo hanno portato ad operarsi tre volte.
Tutte e tre le situazioni, però, sono state superate in maniera positiva e oggi, il cantautore lombardo, presenta una condizione di salute impeccabile.
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