La dieta Ornish è un’abitudine alimentare i cui benefici sono studiati da più di quattro decenni. Un regime che promette di proteggere e sostenere il cuore. Di seguito vediamo come funziona.
La maggior parte delle persone conosce e ha una maggiore familiarità con le diete popolari come la dieta mediterranea, tipica del nostro paese. Tra i migliori regimi alimentari, però, c’è anche quella Ornish, classificata nella top ten tra le diete più salutari per il cuore. Andiamo a vedere in che cosa consiste e come farla.
Quando parliamo di dieta non necessariamente bisogna che ci si riferisce a quella dimagrante. Si può seguire un piano alimentare controllato e mirato per apportare benefici alla nostra salute a 360 gradi. Un esempio di un percorso dietetico che sta prendendo piede negli ultimi anni è quello rappresentato dalla dieta Ornish. Si tratta di un approccio al cibo studiato dagli anni ’70 dal nutrizionista americano Dean Ornish.
Si tratta di una dieta vegetariana a basso contenuto di grassi, zuccheri raffinati e proteine animali. I promotori la presentano come un programma ideale per portare avanti uno stile di vita mirato a combattere le malattie cardiovascolati e le altre patologie croniche, come il diabete. Non etichetta gli alimenti tra quelli “buoni” o “cattivi” e non ci sono restrizioni sulle calorie a meno che tu non stia cercando di perdere peso.
Dieta Ornish, che cosa posso mangiare?
All’interno di questa dieta, seppur non ci sono i cibi “buoni” e quelli “cattivi”, vengono indicati alcuni perché considerati più salutari rispetto ad altri e per questo ne viene incentivato il consumo. Vengono incluse sia le proteine, che i carboidrati e grassi. Quest’ultimo, però, non deve superare il 10% del totale al giorno.
In pratica, viene consigliato di mangiare molti vegetali naturali come cereali integrali, frutta, verdura e legumi. Non vengono tirati indietro nemmeno quei grassi che comunemente definiamo “buoni” e che sono quelli che contengono omega 3 come nell’olio di pesce, frutta a guscio, olio di semi di lino e semi. I sostenitori della dieta consigliano anche l’assunzione di quelle fonti di proteine di origine vegetale e animale, come tofu, tempeh, yogurt senza grassi, albume, formaggi sgrassati, l’importante è che non si superi i 10 mg giornalieri.
È importante, invece, limitare i cereali raffinati come le farine bianche e il riso bianco, le fonti di zuccheri e i dolcificanti concentrati. Siccome viene consigliato di non superare il 10% delle energie dai grassi è vietato consumare gli oli e altri grassi come le olive, cocco, avocado. Il sale deve essere usato in quantità limitatissime, anche se è meglio prediligere altre aromatizzazioni. Anche l’uso della caffeina è disincentivato, se non per il tè verde in quanto apporta diversi benefici a livello cardiovascolare.
Dieta Ornish, i benefici
Diversi studi scientifici hanno suggerito quali sono i benefici della dieta Ornish. Il primo a trarne un gran vantaggio è l’apparato cardiovascolare, dato che c’è la possibilità di ridurre il colesterolo cattivo, i trigliceridi, la pressione e tutti gli eventi cardiaci. Alcuni effetti del regime sarebbe possibile notarli già dopo sole dodici settimane, se prolungata per 5 anni i benefici sarebbero concreti.
Altri benefici riguardano sia il diabete che il prediabete, patologia che ha una lista di alimenti da evitare assolutamente. L’approccio del regime alimentare in questi casi potrebbe portare a una riduzione dei farmaci assunti. La dieta, inoltre, viene consigliata anche in caso di tumore della prostata, con una riduzione dell’antigene prostatico specifico e all’inibizione della crescita delle cellule tumorali nella fase precoce.