Broker per il trading online: chi sono e quali tipologie esistono

Fare trading è oggi un’operazione alla portata di tutti grazie a quelle piattaforme online che permettono, dopo una semplice iscrizione, di iniziare subito a effettuare compravendite di asset e altre operazioni.

Le piattaforme, per essere legali, devono essere gestite o da una banca o da broker che abbiano ottenuto l’autorizzazione dalla Consob a operare sul territorio italiano. Questi soggetti svolgono la funzione di intermediari finanziari e consentono ai propri clienti di effettuare operazioni su varie tipologie di mercati e asset differenti, compresi i Contratti di Differenza.

Scegliere un buon broker è un passaggio fondamentale per fare trading in modo sicuro, sebbene sia indispensabile essere consapevoli del fatto che la sicurezza, così come la semplicità di accesso ai mercati, non si traducono mai in assenza di rischi. Quando si negozia in titoli, CFD, ETF o altro, i rischi, dovuti alle fluttuazioni dei prezzi, all’instabilità dei mercati e a tantissimi altri fattori, sono sempre presenti, anche nel caso di operazioni a breve termine.

Come possiamo scoprire leggendo questa recensione del broker FXORO, alcuni broker offrono ai propri clienti strumenti e funzionalità, come la protezione dei margini e del saldo negativo, utili per ridurre quanto possibile i rischi legati agli investimenti.

Di seguito scopriremo quali tipi di broker esistono e perché è necessario rivolgersi a loro per fare trading.

Tipi di broker

I broker possono svolgere svariati ruoli e, a seconda delle opzioni che offrono ai loro clienti, possono essere suddivisi in tre categorie principali:

• i market maker
• i non-dealing desk broker
• gli electronic communication network.

Prima di aprire un conto su una piattaforma di trading, è necessario capire le differenze tra le varie tipologie di broker e individuare quello più vantaggioso per le proprie necessità e caratteristiche di investimento.

I market maker

Questa prima classe di broker, noti anche come dealing desk, creano un proprio mercato acquistando titoli, valute o altri asset sul mercato di interesse e rivendendoli ai trader secondo regole proprie. Tra le caratteristiche rientrano gli spread fissi, l’assenza di commissioni sulle negoziazioni e investimenti di partenza più bassi.

I  no dealing desk

Sul lato opposto si posizionano i broker no dealing desk o STP, acronimo di Straight Through Processing, i quali svolgono esclusivamente la funzione di intermediari finanziari tra i trader e il mercato interbancario.

In questo caso vengono generalmente richieste delle commissioni sulle transizioni e i volumi di scambio sono più elevati.

I broker Electronic Communications Network

Conosciuti con la sigla ECN, questi broker, rientranti nella categoria dei no dealing desk, possono fare da intermediari sia con il sistema interbancario, sia con altri trader.

In questo caso si opera spesso con spread variabili e richiedono capitali talora elevati.

Perché aprire un conto con un broker

Chiunque desideri fare trading online tramite il proprio computer o lo smartphone, deve ricorrere a un intermediario finanziario che faccia da tramite per l’esecuzione delle varie operazioni, dalla compravendita di titoli alla negoziazione di prodotti derivati.

Aprendo un conto con un broker, l’utente può usufruire di tutte le funzioni indispensabili non solo per effettuare le singole operazioni, ma anche per analizzare il mercato. Inoltre, in alcuni casi, dopo l’apertura del conto è possibile usufruire di materiale formativo gratuito, nonché di un conto demo, utile per fare esperienza senza investire soldi reali.