Sergio Castellitto è stato definito “uno degli attori italiani più apprezzati dal pubblico internazionale dai tempi inebrianti di Mastroianni e Gassman”.
Oltre alla sua lunga carriera di attore che comprende film, televisione e teatro italiano d’autore, Castellitto è anche un noto sceneggiatore e regista, con il suo più recente successo alla regia, Non ti muovere. In questa pellicola emblematica recita accanto a Penelope Cruz, trionfando come uno dei maggiori successi critici e commerciali italiani del 2004.
Castellitto e Cruz hanno vinto il David di Donatello in Italia per le rispettive interpretazioni principali, con il film (basato sul romanzo vincitore del Premio Strega e bestseller di sua moglie. l’acclamata scrittrice italiana Margaret Mazzantini) che ha ottenuto altre nove nomination, tra cui Miglior film e sceneggiatura. Il film è stato anche presentato nel 2004 come parte di una retrospettiva del lavoro dell’attore-regista da parte della Film Society del Lincoln Center.
Nato a Roma, Castellitto si è diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico nel 1978. Ha iniziato la sua carriera teatrale nel teatro pubblico italiano con Misura per misura di Shakespeare al Teatro di Roma e con ruoli in altri spettacoli come La Madre di Brecht, Mercante di Venezia e Candelaio di Giordano Bruno.
Successivamente ha recitato al Teatro di Genova nei ruoli di Tuzenbach nelle Tre sorelle di Cechov e di Jean nella Miss Julie di Strindberg. Sono stati entrambi diretti da Otomar Krejka. Negli anni successivi ha anche recitato in produzioni teatrali come L’Infelicita Senza Desideri e Piccoli Equivocial Festival Dei Due Mondi di Spoleto. Così come ha recitato in Barefoot in the Park di Neil Simon e Zorro, monologo scritto per lui dalla moglie Margaret. L’ha anche diretta nella sua commedia originale, Manola.
Pur continuando una carriera di successo sul palcoscenico, l’attore ha esordito nel cinema nel 1982 al fianco di Marcello Mastroianni, Michel Piccoli e Anouk Aimée. La pellicola era L’Armata ritorna (Il generale dell’esercito morto), diretto da Luciano Tovoli, seguito poi l’anno successivo con Stefania Sandrelli nel lungometraggio Il momento magico.
Castellitto non si ferma mai e ha continuato a lavorare nel cinema italiano con alcuni dei migliori giovani registi d’autore del settore, come Marco Colli (Giovanni Senzapensieri) e Felice Farina (Sembra Morto Ma E’ Solo Svenuto), per i quali Castellitto è stato anche soggettista e sceneggiatore.
Nel 1986, ha recitato insieme a Vittorio Gassman e Fanny Ardant nell’epica saga di Ettore Scola, La Famiglia, che ha ottenuto una nomination all’Oscar come Miglior Film Straniero e ha vinto cinque David di Donatello, tra cui Miglior Film.
Successivamente si è riunito con l’attrice Fanny Ardant in Paura e amore, di Margarethe von Trotta, poi ha recitato al fianco di Jean Reno e Rosanna Arquette nell’acclamato dramma di Luc Besson Le Grand Bleu (The Big Blue), che gli è valso una nomination ai César come Miglior Film. Ha vinto il suo primo David di Donatello (come miglior attore non protagonista) per il suo ruolo al fianco di Gian Maria Volontè in Tre colonne in cronaca.
Nome: Sergio Castellitto
Data di Nascita: 18/08/1953
Segno Zodiacale: Leone
Luogo di Nascita: Roma, Italia
Professione: Attore, Regista, Scrittore
Matrimonio: Margaret Mazzantini (scrittrice)
Figli: Pietro Castellitto (attore), Anna, Cesare, Maria.
Con l’avvicinarsi di un nuovo decennio, Castellitto è passato a ruoli da protagonista nell’adattamento cinematografico dell’opera teatrale di Claudio Bigagli Piccoli equivoci (riprendendo il ruolo teatrale di Paolo). E ancora ha fatto parlare di sè in La Carne (La carne), Rossini! Rossini!. Indimenticabile il capolavoro L’Uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore (candidato all’Oscar come Miglior Film Straniero nel 1996, per il quale ha vinto il Nastro d’Argento della Critica) e Il Grande Cocomero di Francesca Archibugi, vincitore del suo secondo David di Donatello e primo come Miglior Attore.
Verso la fine degli anni ’90, l’attore ha rivolto il suo talento alla regia del suo primo lungometraggio, Libero Burro, anche come co-autore della sceneggiatura con sua moglie, Margaret Mazzantini, sua co-protagonista nel film. La produzione ha ottenuto il premio per il miglior film ai Los Angeles Italian Film Awards.
Oltre alla sua intensa carriera in Italia, Castellitto ha trascorso molto tempo a Parigi. All’ombra della Torre Eiffel la sua popolarità è aumentata vertiginosamente in film come Alberto Express e Ne Quittez Pas di Arthur Joffe, A’Vendre di Laetitia Masson e Le Cri De La Soie di Yvon Marciano.
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