Da oltre 30 anni il suo volto televisivo ci fa sorridere e accompagna le nostre cene in famiglia con il tg satirico “Striscia la Notizia”, di cui è uomo simbolo accanto ad Enzo Iacchetti, amico e compagno di avventura. Lui è Ezio Greggio, che alla soglia dei 70 anni ha fatto e continua a fare la storia della comicità italiana.
Greggio ha una carriera alle spalle incredibile, ci vorrebbero tre attori messi insieme per pareggiarla: fatta di commedie cult come Yuppies, di spettacoli che hanno fatto la storia della tv come Drive In, e di successi cinematografici e televisivi che oggi senza esagerazione sono senza tempo.
Ezio Greggio è nato a Cossato, in Italia, il 7 aprile 1954. È un conduttore televisivo, attore, regista, produttore e sceneggiatore. Il suo successo e la sua fama nell’industria cinematografica e televisiva durano da oltre 40 anni.
Apprezzato comico, cabarettista e presentatore, oltre che attore e regista, Ezio Greggio ha iniziato la sua carriera, pochi lo sanno come giornalista, in questa categoria vanta più di 30 anni di iscrizione (è iscritto all’Ordine Nazionale di Torino da l’età di 30 anni).
Esordisce in Rai nel 1978 con il compagno di una vita Gianfranco D’Angelo ne Lo schiaffo, e l’anno successivo con Tuttokompreso. L’inizio della sua carriera non è impressionante: le sue esibizioni non lasciano un segno significativo e non suscitano molto entusiasmo nel pubblico. Insomma, a giudicare dall’esperienza con quei primi televisori, non è destinato ad andare troppo lontano.
- Nome completo: Ezio Greggio
- Data di nascita: 07/04/1954
- Luogo di nascita: Cossato (Biella)
- Segno zodiacale: Ariete
- Altezza: 1.8 m
- Nazionalità: Italia
- Professione: attore, comico, conduttore, regista, sceneggiatore
- Data debutto: 1972
Il travolgente Ezio Greggio e i suoi successi senza tempo
Greggio però non si scoraggia e segue ostinatamente la strada che sente travolgente dentro di sé, anche perché il comico, oltre ad essere un ottimo comico, è anche un ottimo scrittore, creatore. Uno, insomma, che i testi siano anche capaci di scriverseli da soli. E lo dimostrano gli innumerevoli tormentoni che ha saputo lanciare, così come i tanti personaggi che ha creato o ai quali ha dato la sua impareggiabile spalla.
I personaggi sono nati e cresciuti soprattutto nella serie che l’ha veramente lanciato, l’indimenticabile Drive In, che diventa un vero e proprio cult televisivo. Prova di questa longevità è il fatto che ancora oggi molti ricordano con certezza molti dei personaggi nati nel programma di Italia 1, come il Paninaro interpretato da Renzo Braschi, il bocconiano Sergio Vastano, la guardia giurata di Vito Catozzo Giorgio Falletti o anche il solo Has Fidanken, un allegro cocker, il protagonista di alcune barzellette di Gianfranco D’Angelo.
Ma in mezzo a questo straordinario clamore di comici e cabarettisti, il motore nascosto della trasmissione è proprio Greggio, è lui l’elemento di congiunzione di tutti gli interventi comici, il presentatore che inventa una nuova veste per un logoro ruolo.
La sua popolarità è ormai in rapida crescita e da quel momento Greggio sale su un trono che non ha mai conosciuto crisi. Nel 1988 conduce Odiens, trasmissione del sabato sera (sempre su Italia 1, canale giovanile), poi nel 1990 esordisce con Laurella Cuccarini nella conduzione di Paperissima, ideata da Antonio Ricci. Nel 1993 torna a ospitare un’altra edizione di Paperissima, questa volta con Marisa Laurito.
Tuttavia, le sue esperienze televisive sono sempre state accompagnate dalla recitazione attiva in numerosi film a sfondo comico o grottesco (da Montecarlo Gran Casinò nell’87 a Anni ’90, tutti con grandi incassi). Tuttavia, come regista, ha al suo attivo tre film: “The Silence of Hams” (1994), “Accidental Killer” (1997) e “No Screw” (1999), girato a Hollywood grazie alla sua grande amicizia con Mel Brooks.
Ma il vero teatro di Greggio è Striscia la notizia, l’ardito telegiornale satirico di Canale 5 ideato da Antonio Ricci, che lo vede protagonista indiscusso di numeri incredibili di ascolti da oltre 30 anni (esordio con l’amico di sempre nel 1988, il compianto Gianfranco D’Angelo.