Qual è l’iter da seguire per riuscire a fare un reclamo a Poste Italiane? Ecco tutte le informazioni per imparare a gestire al meglio tale procedura.
Se si riscontra qualche tipo di problema con Poste Italiane e si desidera fare un reclamo c’è un iter ben preciso da dover sapere e rispettare. Si tratta di norme che regolano la possibilità di fare una contestazione e che è giusto dunque conoscere nel dettaglio.
L’azienda continua ad aggiornarsi e restare sempre al passo con i tempi e continua ad essere competitor di diversi altri operatori che si occupano di spedizioni. Può però capitare che avvengano dei problemi come ritardi o rotture di pacchi, che dunque gravano su chi si è affidato a tale servizio. Scopriamo dunque tutte le informazioni utili per poter fare un reclamo.
Nel corso degli anni Poste Italiane si è dovuta adattare ad una serie di cambiamenti, adattandosi sempre ai tempi attuali. Se in passato ci si affidava all’azienda principalmente per poter spedire le proprie lettere, con l’avvento dell’online è totalmente cambiato il modo di comunicare tra la gente e il cartaceo è stato soppiantato dalle mail. Si tratta però di un’azienda che è riuscita a restare in piedi cercando di stare al passo con la società moderna, competendo di fatto nel settore soprattutto delle spedizioni con diversi altri operatori come ad esempio Bartolini.
La concorrenza ha spinto l’azienda ad essere sempre più efficiente, puntando su una qualità anche nelle consegne, ma non è sempre detto che non capitino ancora dei disservizi. Se ci si trova dunque ad avere problemi come ad esempio una mancato arrivo di un pacco, o una rottura di esso, o lo smarrimento, quello che si può fare è un reclamo. Bisogna in primis però saper distinguere tra due tipologie di cliente, privato o business, per capire qual è l’iter da seguire.
Per inviare una lettera di reclamo sul sito di Poste Italiane può essere scaricato direttamente un modulo fac simile, da compilare e in cui vanno inseriti i propri dati personali, quelli del contratto e ovviamente tutti i motivi per cui si è deciso di farne una. Non basta soltanto una lettera per fare in modo che il reclamo sia del tutto valido, ma bisogna anche inviare altre documentazioni.
Se si vuole ad esempio protestare perché è stata inviata una lettera raccomandata e il destinatario non l’ha mai ricevuta, bisogna allegare alla lettera di reclamo l’attestazione di avvenuta spedizione. Si può anche aggiungere uno screenshot che attesta l’ultima informazione che troviamo fornita sul tracciamento della lettera spedita o di un pacco, dove sono inseriti tutti gli spostamenti. Su Cerca spedizione infatti vengono fornite le informazioni che ci dicono ad esempio se una spedizione non è ancora partita dalla città o il luogo in cui si trova e giace.
Se invece ad esempio un pacco spedito con l’azienda arriva a destinazione danneggiato, a questa lettera di reclamo si deve aggiungere anche quella di vettura o anche la denuncia che è stata esposta all’autorità o la distinta è stata accettata dal postino e che ha firmato.
Poste Italiane a quel punto dovrà impegnarsi a rispondere entro un massimo di 45 giorni per quanto riguarda i reclami nazionali, mentre per quelli internazionali invece i tempi sono diversi e dipendono dai vari accordi fatti con operatori dei paesi stranieri.
Cosa accade se l’azienda non risponde entro i 45 giorni previsti dalla legge? A quel punto il cliente può avviare una procedura di conciliazione entro 45 giorni dal mancato ricevimento di una risposta e quindi dall’invio del reclamo. Sarà poi una Commissione di conciliazione a dover redigere un verbale e dunque inviare poi la proposta di conciliazione al cliente, che deve poi sottoscriverla e rinviarla nuovamente alla commissione entro 30 giorni.
Se continua a non esserci una risposta da parte dell’azienda entro 90 giorni dalla data in cui si è conclusa la procedura di conciliazione, si può fare un ricorso all’Autorità garante per le comunicazioni. Questo procedimento viene avviato entro 30 giorni da quando viene ricevuta l’istanza e si deve concludere entro 150 giorni.
Quando Poste Italiane accerta che c’è stato un disservizio di qualche tipo, il cliente può avere la possibilità di un rimborso o indennizzo che varia in base alle condizioni che sono già predisposte nella Carta dei servizi. Ad esempio se una lettera raccomandata arriva al destinatario dopo 10 giorni, l’azienda rimborsa le spese di invio.
Se invece il ritardo supera i 30 giorni lavorativi o se avviene un mancato recapito o danneggiamento, si può ottenere addirittura un indennizzo di 30 euro. Un telegramma invece se arriva a destinazione dopo 24 ore si ha diritto ad un rimborso delle spese della spedizione, mentre se arriva a destinazione dopo 48 ore si ottiene un indennizzo di 28 euro.
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