Non hanno mai smesso di “redarguirci” sui rischi che corriamo ogni giorno, attraverso le trappole informatiche create ad hoc per depredare i nostri poveri risparmi. I vertici dell’Inps, alla soglia del Natale, rilanciano il nuovo allarme phishing.
Si tratta di veri e propri nemici, anche se invisibili, celati nei meandri della Rete, pronti a farci cadere nella loro trappola. Sono in gamba, non c’è che dire, anche se le loro intenzioni tutt’altro che benevole.
Sfruttano la loro abilità, spacciandosi addirittura per i vertici della pubblica amministrazione, in questo caso l’Inps, il nostro Istituto di Previdenza Sociale. Ci fanno credere che è arrivata per noi una email ufficiale o addirittura un sms.
Il rischio concreto, però, è quello che cliccando potremmo attivare dei trojan. Si tratta di virus che accedono direttamente alle nostre password salvate sul nostro computer. Oppure i truffatori, in modo meno sofisticato ma diretto, ci chiedono, attraverso nuove pagine web, di reinserire i nostri dati sensibili.
L’obiettivo finale è uno e uno soltanto: assaltare i nostri risparmi, impadronirsi dei nostri dati sensibili ed accedere al nostro conto bancario per fare “piazza pulita”.
L’Inps, con un comunicato diramato a cadenza periodica, attraverso dossier accurati, avverte tutti i suoi utenti che si sta tentando di truffarli tramite email di phishing che, approfittando di apparenti comunicazioni dell’Istituto, invitano a cliccare su un link che apre una pericolosa nuova pagina.
A questo punto viene chiesto all’utente di selezionare una banca tra quelle contenute in un elenco e successivamente di inserire le proprie credenziali. La trappola.è spalancata davanti a noi!
I vertici dell’Inps non smettono di farci sapere, con estremo zelo, che la presente comunicazione è finalizzata al furto fraudolento dei dati personali. A rischio sono anche i dati relativi alle carte di credito.
I truffatori, con la falsa motivazione di un presunto mancato trasferimento in quanto i dati registrati nel sistema non verrebbero aggiornati, cercano di appropriarsi dei nostri dati più importanti, quelli bancari.
Inps: risuona di nuovo l’allarme phishing
L’Inps non smette di invitare, pertanto, tutti gli utenti a diffidare di tali comunicazioni. Ci suggerisce di ignorare le email che propongono di cliccare su un link per ottenere presunti pagamenti dall’INPS.
I vertici del nostro Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, infine, ci tengono sempre a far sapere che le informazioni sui servizi INPS sono consultabili solo accedendo direttamente dal portale www.inps.it. Ci fanno sapere che l’INPS, per ragioni di sicurezza, non invia mai, in ogni caso, email contenenti link cliccabili.
Le percentuali di successo degli attacchi di phishing variano notevolmente tra le organizzazioni di diversi settori, secondo un nuovo studio degli esperti.
È stato riscontrato, ad esempio, che gli obiettivi degli enti di beneficenza hanno una probabilità tre volte maggiore di fare clic su e-mail di phishing simulate rispetto alle loro controparti nel settore sanitario.
I primi tre settori per percentuale di clic sono stati gli enti di beneficenza, i servizi IT e il settore pubblico locale. Il settore dei servizi IT ha registrato un’elevata percentuale di clic, anche se ci si potrebbe aspettare che i lavoratori del settore abbiano una maggiore consapevolezza della minaccia del phishing.
Al contrario, i tre settori con le percentuali di clic più basse sono stati la vendita al dettaglio, la sanità e i servizi finanziari. La sanità e la vendita al dettaglio con meno del 10% degli obiettivi soccombono a e-mail dannose camuffate come provenienti da una fonte attendibile.