Proviamo a comprendere la reale differenza tra l’agire con una mentalità da ricco e una da povero, tenendo presente che non sempre, sia l’una che l’altra, devono per forza essere accompagnati da una condizione di ricchezza e povertà.
Ci sono persone ricchissime ma dalla mentalità povera, nel modo di pensare e nelle azioni: e allo stesso modo esistono persone poverissime, legate a circostanze nefaste della vita, che hanno una mente “lucida e ricca”.
Questa non è una battaglia tra gente ricca e gente povera. Ci sono molte persone povere con una mentalità da ricchi, finanziariamente povere a causa delle circostanze. E ci sono molte persone forti di solidi fondi fiduciari, con una mentalità decisamente povera.
La mentalità da ricco al giorno d’oggi pone come primo obiettivo quello di ottenere un surplus di vantaggi, che non equivalgono a riempire subito il proprio portafoglio, tutto questo accadrà dopo se ce lo meritiamo. Ci riferiamo a studio, aggiornamento, istruzione, conoscenza, relazioni umane, acume: tutto questo può condurre davvero lontano.
La mentalità da povero ti mette nella condizione di non saper utilizzare al meglio le potenzialità intellettive e i beni materiali che la buona sorte ti ha messo a disposizione. La mentalità da ricco ti consente di investire ogni minuto del tuo tempo in modo produttivo, concretizzando gradualmente sforzi e sacrifici.
Una mentalità povera è tutta incentrata su guadagni materiali a breve termine che non ti condurranno certo molto lontano. E ancor peggio, non sarai capace di gestire i beni che hai a disposizione, sprecando in breve tempo occasioni su occasioni, senza essere capace di essere lungimirante, di guardare lontano.
Mentalità da ricco e mentalità da povero: non è una questione di denaro
La mentalità da ricco cerca di costruire relazioni basate su fiducia, simpatia, empatia, comunicazioni, che rappresentano valori condivisi, nonché rispetto reciproco. Le persone con una mentalità ricca aiutano gli altri e coltivano relazioni senza aspettarsi nulla in cambio, almeno non nell’immediato. Le persone ricche investono su se stessi, sempre.
La mentalità da povero agisce e pensa sempre per un tornaconto immediato, senza essere in grado di vedere al di là del proprio naso. E’ questo il caso di un imprenditore, nato magari “con la camicia”, che si è ritrovato già alla nascita un patrimonio aziendale da gestire. Dovrà essere in grado, al giorno d’oggi, di stare al passo coi tempi, di saper adeguare il prodotto che vende alle novità del mercato, senza scalfire il peso di quel passato che magari padre e nonno hanno creato dal nulla.
Dovrà saper cogliere il meglio dai suoi dipendenti, farli sentire parte di un progetto e non solo dei sottoposti. Deve rispettarli ma farsi rispettare e non certo perché hanno timore di essere licenziati, ma per le qualità e gli insegnamenti che sa trasmettere. Un imprenditore del 2022 dalla mentalità ricca saprà individuare le qualità invisibili dei suoi collaboratori. Un imprenditore dalla mentalità ricca saprà individuare sempre nuovi settori di investimento. Un imprenditore dalle mentalità povera, destinato al fallimento, non saprà districarsi tra presente e passato, perdendo letteralmente la bussola.