Si può prelevare denaro dal Bancomat senza dover essere soggetti a controlli esterni? Scopriamo insieme le informazioni su questo argomento.
È possibile prelevare del denaro dal Bancomat senza controlli da parte delle Agenzie delle Entrate e dalla Finanza? Questo sicuramente è il sogno più grande per tutti gli evasori fiscali. A quanto pare però non si tratta soltanto di una favola, perché tale possibilità in realtà esiste e opera legalmente all’interno del nostro paese.
Lungo tutto lo stivale infatti esistono diversi sportelli mobili che non sono soggetti a nessun tipo di controllo e possono avere la possibilità di incassare ed erogare del denaro senza essere monitorati. Sembra quasi impossibile che ciò possa accedere nel nostro Paese, eppure è così. Approfondiamo l’argomento in questo articolo.
Bancomat, dalla favola alla realtà
Sembrerebbe quasi impossibile o una vera e propria favola immaginare che si possa erogare o incassare denaro dal Bancomat senza avere controlli e monitoraggio da parte della Finanza o dall’Agenzia delle entrate. Nel nostro paese in realtà invece tutto questo è possibile poiché esistono, come già accennato, degli sportelli mobili di operatori esteri che lungo tutto il nostro territorio possono operare legalmente in questo modo, senza dare comunicazioni alle unità di informazione finanziaria e quindi la U.I.F.
Generalmente tutti sanno che i bonifici sono sottoposti a controllo fiscale e infatti il fisco può ottenere qualsiasi tipo di informazione come ad esempio dove avete preso i soldi, ma anche se li avete dichiarati o meno. Quando invece si preleva denaro non c’è un controllo da parte del fisco, ma se si prende una cifra di oltre 10.000 euro allora scattano delle vere e proprie segnalazioni alla U.I.F. che ha il compito di controllare tutte le operazioni che sono ritenute sospette. Dunque quando preleviamo in qualsiasi sportello ATM sappiamo che queste operazioni vengono registrate e anche controllate.
Come già accennato però esiste nel nostro paese anche la possibilità di sfuggire a questi controlli perché ci sono sparse in tutta Italia delle macchinette che non sono soggette a monitoraggio. È dunque possibile ad esempio per una qualsiasi persona prelevare anche oltre 50.000 euro senza dover essere soggetta a controllo da parte della Finanza. Tali macchinette ad esempio le troviamo sparse a Roma, a Milano, ma anche Bologna, Napoli, Reggio Calabria, Palermo.
Ma come mai nel nostro paese è possibile che spopolino vari tipi di sportelli automatici e ne aumentino costantemente i punti in ogni regione? Si tratta di un una falla all’interno della normativa antiriciclaggio e cioè nel decreto legislativo n. 231 che fa capo al 2007, per cui viene consentito agli ATM indipendenti di poter prestare i propri servizi finanziari. Questi però vengono gestiti da società estere e per tale motivo non sono soggetti a monitoraggio o comunicazione alla Banca d’Italia. Tali operatori inoltre sono registrati in altri Stati dell’Unione Europea o anche in paesi offshore.
Il dilagare di questi tipi di sistemi crea però maggiore possibilità di terreno fertile per l’aumento della criminalità nel nostro paese. È molto più facile infatti grazie a questi sistemi riciclare denaro che proviene da evasione fiscale, ma anche far passare un flusso di denaro sporco proveniente da traffico di droga, estorsioni, riciclaggio che proviene da frodi informatiche, contrabbando, sfruttamento di prostituzione, traffico di armi ecc.
Sostanzialmente dunque le organizzazioni criminali possono gestire in modo semplice le loro attività illecite senza poter essere soggetti a controlli, perché la legge lo consente. Una situazione davvero delicata che resterà immutata almeno fino a quando non si prenderà in considerazione una normativa che imponga degli obblighi nazionali. Per il momento però, come già detto, la legge lascia ancora che tali incongruenze gravi possano tranquillamente essere accettate.