Nelle ultime settimane si è parlato tanto del fatto se il canone Rai fosse stato rimosso nel 2023 dalla bolletta. Una manovra voluta dal precedente esecutivo. Dopo giorni di attesa è arrivata l’ufficialità: ecco che cosa c’è da aspettarsi.
Tutti gli italiani sono all’interno di un vortice di grandi cambiamenti, questo proprio da quando il nuovo governo si è insediato a Palazzo Chigi. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni si è messo subito al lavoro per stravolgere un po’ di cose. Una accelerazione dovuta anche per via dell’approvazione della Legge di Bilancio in scadenza. Andiamo a vedere che cosa è stato deciso per il canone Rai.
In tanti anni, credo che una delle questioni più divisive nella nostra penisola è proprio quella che riguarda il pagamento del canone Rai. Si tratta di una tassa statale per quanto concerne la televisione pubblica. Nelle ultime settimane, si è parlato tanto della possibilità di non far pagare il canone Rai 2023 in bolletta. Questo dietro la proposta arrivata da parte dell’Unione Europea che aveva chiesto di riscuotere la tassa in un modo alternativo.
Una richiesta arrivata al fine di migliorare la tutela della concorrente all’interno del mercato dell’energia elettrica. Così come era stato proposto dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Uno scenario che vedeva favorevole il governo Draghi, pronto a spostare il canone dalla bolletta al ‘vecchio’ bollettino. Ma il nuovo esecutivo ha optato a gran sorpresa di non cambiare le cose.
Canone Rai 2023 in bolletta: come pagarlo?
Una vera inversione di tendenza rispetto al governo presieduto da Mario Draghi in merito al tema del canone Rai. Il precedente esecutivo era pronto a modificare il sistema di riscossione della tessa proprio a partire dal nuovo anno, in linea con le indicazioni europee. Nonostante sul tema si fosse ampiamente discusso e pare che si fosse trovata una quadra, il nuovo governo ha deciso di mantenere il canone in bolletta.
La decisione di pagare il canone in bollette elettrica era stata presa con la legge di Bilancio 2016 ed era risultata per molti una manovra ingiusta. A dir la verità, Salvini aveva avanzato la proposta di eliminare il canone Rai. Una proposta che è rimasta tale, visto che non se n’è parlato più, anche perché i costi sarebbe un bel po’ alti per il governo. Ad essere d’accordo con questa proposta era stato anche il Codacons, dichiarandosi favorevole all’abolizione dell’imposta.
La decisione da parte del ministro dell’Economia Giorgetti di lasciare il canone Rai 2023 all’interno della bolletta ha trovato diversi malumori. Tra tutti l’ostacolo dei sindacati che hanno chiesto un incontro con il ministro. Questi si sono detti preoccupati per la situazione attuale che potrebbe provocare una incertezza finanziaria. E hanno suggerito di trovare delle valide alternative per incrementare i guadagni pubblicitari.