Tra i tanti fattori di sorpresa che stanno regalando questi Mondiali ci sono i recuperi lunghissimi Al momento già 57 minuti di extra time. Ma a cosa è dovuto questo atteggiamento?
I Mondiali in Qatar hanno acceso l’attenzione di tutto il mondo. La competizione per Nazionale ha sempre catturato un certo interesse. Ma questa edizione, se possibile, sta ricevendo ancora più l’attenzione generale. Come possiamo intuire, non solo per il pallone che rotola sul terreno ma anche per tutto l’ambiente. Questa volta, però, a stupire è qualcosa che sta avvenendo nel rettangolo di gioco.
Il calcio è evidentemente cambiato nel corso del tempo, ora le partite finiscono dopo 90 minuti solo sulla carta perché il recupero è spesso molto corposo. Siamo sempre abituati a massimo 5, forse 6, minuti di recupero. Ma quello che si è verificato in queste prime partite del Mondiale ha sorpreso tutti. Dopo poche partite già siamo sui 57 minuti di recupero assegnati.
Gli spettatori delle varie partite hanno certamente notato questo particolare dettaglio. Ad onor del vero, di episodi strani durante i Mondiali non sono rari. Anche questo aspetto, dunque, entra di diritto nella storia del Mondiale 2022 in Qatar. Già nel primo match, quello tra Qatar ed Ecuador, i minuti di recupero complessivi sono stati 10. Ma tale atteggiamento è continuato. Scopriamo insieme perché.
Perché nei Mondiali in Qatar il recupero è così lungo?
Se la prima partita del Mondiale ha presentato un recupero, tutto sommato, in linea con l’attuale momento in Inghilterra-Iran non è stato così. La sfida è stata segnata da un brutto infortunio del portiere della squadra asiatica. I minuti di recupero sono arrivati a ben 14. Ma tale comportamento si è palesato anche nelle sfide successive.
Se in Inghilterra-Iran, l’extra time era idoneo visto ai tanti minuti attesi per l’infortunio del portiere, nelle altre sfide non c’era motivo di tale concessione. La scelta, però, ha delle radici molto solide che toccano sia il Presidente della Fifa, Gianni Infantino, sia il Presidente della Commissione Arbitri della Fifa, Pierluigi Collina.
Il Presidente della Fifa si è scagliato più volte contro le perdite di tempo. Infantino sottolineò come le gare, alla fine, durassero 50 minuti e non 90. Per questo chiedeva qualche cambiamento. Lo ha seguito in questo percorso anche Collina. Quest’ultimo dichiarò di come i match non possono concludersi con meno di 50 minuti giocati. Le sostituzione, la VAR, le esultanze, rigori e altri interventi devono essere tutte recuperate.
Da come vediamo, due massimi vertici avevano chiara l’idea di come le partite durassero meno del previsto. Tali parole, a quanto pare, sono seguite dai fatti come vediamo in queste prime partite del Mondiale. Insomma, pare che la competizione possa cambiare il corso della storia del calcio mondiale. Staremo a vedere, dunque, se questi maxi recuperi arriveranno anche nei campionati per club.