La spesa degli italiani subirà delle pesanti modifiche a seguito del carovita. Rinunce importanti per salvaguardare le proprie finanze. Vediamo cosa potrebbe cambiare.
Anche fare la spesa per moltissimi italiani può rappresentare un serissimo problema. Il carovita è sotto gli occhi di tutti e sta portando a cambiare certe abitudini. Una situazione non semplice dato che l’inflazione si presenta sempre più in crescita e i risparmi dei consumatori sono messi a dura prova.
I tanti aumenti avuti in questi mesi ha messo in serissima difficoltà tantissime persone. Cosa che ha spinto, in tema di spesa, a cambiare le proprie abitudine. Aspetto che non sorprende minimamente dato che con mensili sempre uguale, le rinunce sono praticamente d’obbligo.
In questo momento, si pensi, si è verificato un aumento che non si vedeva dal 1983. Rialzi che, quindi, non possono proprio passare sottotraccia. Questo sta portando tanti cambiamenti come analizzato da Coldiretti/Censis. Secondo l’indagine, i consumatori stanno cambiando sempre più alcuni prodotti alimentare. Cercano di fare attenzione a cosa acquistato e cercano di mettere in campo degli atteggiamento più virtuosi. Vediamo, quindi, cosa sta cambiando.
La ricerca condotta è stata denominata “Gli italiani e il cibo nelle crisi e oltre“. In questo report emerge immediatamente come un cittadino su due abbia effettuato dei tagli alla spesa. Ci si riferisce sia alla quantità che alla qualità. Il 47% dei consumatori hanno diminuito i prodotti nel carrello. Le persone con fasce di reddito ancora più basse la percentuale sale al 60%. Mentre il 37% ha preferito lasciare la qualità per strada.
Come riportato da Quifinanza, i prodotti maggiormente lasciati sugli scaffali sono gli alcolici. Il 44% dei consumatori, infatti, ha detto addio a questo prodotto. C’è chi lo ha fatto parzialmente e chi lo ha fatto completamente. Alla seconda posizione troviamo i prodotti dolciari e poi i salumi. Il 38% ha deciso di rinunciare al pese, il 37% alla carne mentre il 31% ha svelato di aver ridotto la spesa per gli alimenti per bambini. All’interno del taglio ci sono anche frutta, verdura, pasta e pane. La frutta è stata tagliata dal 16%, la verdura dal 12%, la pasta dall’11% e il pane dal 23%.
La ricerca del risparmio non è solo cosa acquistare e cosa lasciare ma i consumatori possono porre anche delle proprie strategie. Sempre dal report, emerge che il 58% ha deciso di preparare nuovi piatti con gli avanzi. In crescita anche la pratica della coltivazione di frutta, verdura o erbe. Già il 41% sfrutta questo comportamento. Molti, inoltre, preferiscono la “doggy bag“, questa serve per portare via dai ristoranti gli avanzi che si lasciano. Tra gli adulti siamo arrivati al 49%. Mentre tra i più giovani la percentuale sale al 58%. Qui non si guarda solo al risparmio ma anche ad evitare sprechi.
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