Il Governo Italiano, prima delle elezioni dello scorso 25 settembre, per mano del premier dimissionario Mario Draghi, ha diffuso i dettagli del suo ultimo Decreto Aiuti che prevede l’ennesimo bonus, questa volta di 150 euro, rivolto ai lavoratori a basso reddito.
Una eredità pesante quella lasciata dal Premier uscente Mario Draghi. L’ex numero della Bce, finché è rimasto in carica, innegabile, ha sempre vissuto con estrema attenzione, da Presidente del Consiglio in carica, la difficile situazione economica degli italiani. Ed ecco perché il nuovo Governo eredita da Draghi il nuovo bonus 150 euro.
Scopriamo insieme in cosa consiste questo contributo una tantum, chi ne ha diritto (compresi disoccupati, pensionati e cittadini), chi rischia di essere escluso e quando può essere richiesto: ecco cosa c’è da sapere sul nuovo bonus italiano da 150 euro per i redditi bassi italiani.
Il buono da 150 euro è un contributo una tantum pensato per aiutare i cittadini italiani a pagare le spese delle costose bollette di casa. Segue la linea del bonus costo della vita da 200 euro, anche se i parametri di ammissibilità sono diversi (il limite di reddito annuo viene abbassato da 35mila e 20mila euro nel caso del nuovo bonus da 150 euro dell’Italia) ed è rivolto non solo ai lavoratori, ma anche ai pensionati, ai lavoratori stagionali, ai disoccupati, ai lavoratori domestici, a coloro che sono a reddito di cittadinanza e altro ancora.
Bonus 150 euro: ecco a chi tocca. Ma ci sono esclusi eccellenti
L’indennità di 150 euro è per i dipendenti (settore pubblico e privato) con un reddito fino a 20.000 euro lordi annui. Lo stesso parametro di reddito vale anche per i pensionati ei lavoratori autonomi, e vale per chiunque sia regolarmente residente in Italia, anche stranieri .
Ma non solo, perché l’Inps dovrà versare il bonus di 150 euro anche ai lavoratori stagionali e precari che nel 2021 sono stati in servizio per almeno 50 giorni. Anche i disoccupati e coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza riceveranno il sostegno una tantum.
Come accennato, il bonus di 150 euro raggiunge anche altre categorie, come lavoratori domestici, disoccupati beneficiari di indennità, dottorandi e borsisti, operatori sportivi e sanitari e lavoratori dello spettacolo, ma solo se il loro reddito rientra nel limite di 20mila euro.
Secondo le prime indiscrezioni, come per il bonus da 200 euro, il bonus da 150 euro dovrebbe essere versato direttamente in busta paga e dovrebbe arrivare con la mensilità di novembre per tutti coloro che rientrano nel suddetto parametro di reddito. La retribuzione mensile imponibile non dovrebbe quindi superare i 1.538 euro.
Potrebbero rimanere fuori incredibilmente fuori i minori con disabilità: questo perché determinati criteri relativi ai bonus vengono erogati dall’Inps, al di là del reddito, solo a partire dal 18esimo anno di età. Scopriremo solo nelle prossime settimane se tutto questo accadrà davvero.