Scopriamo insieme in quali sanzioni rischi di incorrere se non regolarizzi la tua badante e non paghi i suoi contributi con un contratto di lavoro a tutti gli effetti, firmato, controfirmato e depositato presso le autorità competenti.
Regolarizzare, soprattutto il lavoro femminile, e in particolare nel settore domestico (badanti, colf), è un punto nodale su cui Commissione Europea e Italia lavorano alacremente da anni.
Le donne, e in particolare le migranti, nel settore dell’assistenza e del lavoro domestico sono uno dei gruppi di lavoro meno protetti dalla legislazione del lavoro internazionale e nazionale.
Per molto tempo, il lavoro domestico salariato non è stato considerato un lavoro “reale”, poiché ruota attorno a compiti naturali che le donne svolgono in casa. In Italia, il settore del lavoro domestico ha recentemente risposto ad un nuovo solido decreto-legge per regolamentare la presenza di lavoratori migranti nelle aree dove è presente un’importante presenza di grave sfruttamento.
Italiane o straniere, scopriamo insieme in quali sanzioni si rischia di incorrere quando non una badante che lavora presso la nostra abitazione non viene messa in regola.
Mentre paghi “in nero” la tua badante, ricorda che sei personalmente responsabile per qualsiasi infortunio o malattia in cui incorre sul posto di lavoro.
Ciò significa che se la tua badante dovesse avere un incidente, potrebbe farti causa per le spese mediche. Potresti finire per pagare queste spese di tasca tua.
Il governo italiano, a maggio 2020, per rilanciare un’economia post-pandemia ha emanato un Decreto intitolato “Emersione dei rapporti di lavoro” per contrastare il lavoro migrante sommerso. Secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Interno, l’85% del totale delle domande presentate riguardava lavoratori domestici e di cura come baby sitter e colf, mentre il restante 15% riguardava il lavoro subordinato, soprattutto in agricoltura.
Badanti non in regola: il pericolo di sanzioni è dietro l’angolo
Quando i dipendenti stessi vengono pagati in nero, stanno partecipando ad una evasione fiscale. Eludendo le tasse, la tua badante non riceverà alcun sussidio di lavoro e non può legalmente rivendicarti come datore di lavoro, il che potrebbe danneggiare le sue future opportunità di lavoro.
Scopriamo in quali sanzioni puoi incorrere se lo Stato scopre che presso la tua abitazione è operativa una badante non in regola.
- se la bandate ha svolto attività in nero per non oltre 30 giorni, c’è una sanzione da un minimo 1.800 euro a un massimo 10.800 euro;
- se la bandate ha svolto attività in nero per non oltre 60 giorni, la sanzione parte da un minimo di 3.600 euro e arriva ad un massimo di 21.600 euro;
- se la badante ha svolto lavoro in nero per oltre 60 giorni, la sanzione oscilla tra un minimo di 7.200 euro e un massimo di 43.200.