Le regole del Fisco italiano sono severissime e in molte occasioni facciamo anche fatica a comprenderle. Ma dobbiamo adeguarci, rispettare le regole, come nel caso di un bonifico ai nostri figli.
Il cuore di un padre o di una madre, che è nelle possibilità di aiutare un figlio, che magari studia fuori casa, o attraversa un delicato momento della propria vita e necessita di aiuto, è di certo più grande o più forte di qualunque crisi economica.
Un genitore, se può, tranne in casi rari, darebbe tutto quello che ha, finanziariamente parlando, per far star bene la prole. Ma dobbiamo stare attenti, poiché le regole sulle tassazioni legate alle donazioni una tantum ai figli, da parte del Fisco, attraverso bonifici, sono severissime.
In poche parole una recente sentenza della Cassazione stabilisce che, oltre una certa cifra, il bonifico “rischia” di essere sottoposto a tassazione, se colui che riceve il denaro non si affretta a dichiarare allo Stato appunto la natura del trasferimento, specificando che si tratta di mero atto donatorio.
Approfondiamo per un attimo la materia legislativa-fiscale in merito. Sia l’Italia che gli Stati Uniti richiedono che le grandi donazioni siano dichiarate, ma gli Stati Uniti attribuiscono la responsabilità al donatore e l’Italia attribuisce la responsabilità al ricevente.
Ciò significa che sia tu che il tuo destinatario potreste dover dichiarare regali di grandi dimensioni, anche se non siete entrambi, di base, tenuti a pagare le tasse su quel trasferimento potreste essere costretti a farlo.
L’ Italia di fatto tassa regali o donazioni in denaro , anche se l’importo esatto dipende dalla tua relazione con il destinatario.
L’imposta dovrà essere pagata dal destinatario, che dovrà compilare un modulo F23. Può essere depositato presso qualsiasi banca o ufficio postale.
La mancata presentazione delle tasse può comportare sanzioni che vanno dal 120% al 240% delle imposte dovute. Per evitare gravi sanzioni che possono riverberarsi nel tuo futuro finanziario, parla con un professionista per assicurarti di rispettare le leggi sia degli Stati Uniti che dell’Italia.
Generalmente, anche se dipende da quanto stai inviando e per quale scopo. Regali superiori a 15.000 euro, transazioni commerciali superiori a 10.000 euro su qualsiasi conto estero a tuo nome che abbia detenuto più di 10.000 euro nell’ultimo anno dovranno essere segnalati.
Ma torniamo al nostro specifico caso che riguardava un padre e una figlia piemontesi. Nello scorso ottobre una sentenza della Cassazione ha dato, di fatto, loro torto, nel momento in cui la ricevente, la ragazza, ha mancato di dichiarare che la somma ricevuta dal padre era relativa a una donazione.
In buona sostanza, la sentenza piemontese stabilisce che il bonifico dai genitori costituisce reddito e, di conseguenza, va dichiarato. In questo caso poi si trattava anche di una cifra molto elevata e rilevante. Nella causale, infatti, non solo non compariva la definizione “donazione”, da parte del genitore, ma addirittura era specificato “restituzione”. La legge del Fisco ancora una volta non conosce mezze misure.
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