Una nuova manovra di governo ha deciso allo stop al Pos obbligatorio dal prossimo anno. L’esecutivo ha deciso di lanciare tutta una serie di novità sul tema: ecco che cosa c’è da sapere a riguardo.
Diversi sono gli argomenti che sono stati e sono ancora oggi dal nuovo governo a guida Meloni. Uno di questi è proprio quello che riguarda le transazioni elettroniche, un tema considerato molto ‘caldo’ dal punto di vista politico, oltre che dibattuto. L’esecutivo Draghi aveva deciso l’obbligo a determinate cifre, mentre quello attuale di centrodestra ha deciso di riprendere la norma e modificarla.
Senza dubbio, gli ultimi due anni sono stati turbolenti su molti livelli. E i pagamenti non hanno fatto eccezione. Le misure governative e normative, come gli stimoli fiscali e monetari, l’hanno fatta da padrone. La continua digitalizzazione delle transazioni commerciali e dei consumatori ha contribuito a uno slancio più forte. Tanto che ha spinto il precedente governo a mettere il Pos obbligatorio.
Il precedente governo, infatti, aveva messo l’obbligo per professionisti, commercianti e artigiani. Altrimenti sarebbe scattata la multa da 30 euro più il 4% del valore della transazione. Tuttavia, adesso l’esecutivo Meloni ha deciso di stravolgere la misura e togliere l’obbligo. Andiamo a conoscere i dettagli del nuovo esecutivo.
Qualche mese fa si era discusso in merito alla decisione del governo Draghi di inserire l’obbligo del Pos per le attività commerciali. Questa manovra adesso è stata tagliata dal nuovo esecutivo di centrodestra, che ha deciso che il limite dei commercianti italiani doveva passare da 30 euro a 60 euro. Questo vuol dire che artigiani, professionisti ed esercenti possono non accettare i pagamenti con il Pos sotto i 60 euro.
Questa novità è stata inserita dal governo nella bozza della Legge di Bilancio 2023, all’articolo 69. Si tratta appunto di un cambiamento di una manovra che era stata lanciata proprio pochi mesi fa e che prevedeva delle sanzioni per le attività e professionisti che non avevano il Pos. Il cui obiettivo era proprio quello di combattere l’evasione fiscale.
La norma attuale è in vigore dal 30 giugno e che quindi voleva una multa di 30 euro più il 4% del valore della transazione non accettata con il Pos. Mentre adesso la sanzione sarà comunque applicata, tuttavia solo ed esclusivamente se si decide di non accettare dei pagamenti che sono sopra i 60 euro.
Se ad esempio un esercente rifiuta un pagamento digitale sopra i 60 euro vuol dire che sarà esposto a sanzioni. Il testo della Manovra governativa è arrivato in Parlamento ed è solo una bozza. Una volta che sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore in via definitiva.
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