Si aggiunge un altro capitolo alla saga che vede protagonisti gli hacker. Questa volta la truffa è a nome dell’INPS e arriva nella posta elettronica. Già varie le vittime, i dettagli.
Il tempo ha permesso anche ai truffatori di evolversi. Le varie piattaforme hanno concesso all’illegalità grande spazio. Con gli utenti che sono sempre più in difficoltà. Nonostante le tante informazioni, gli utenti continuano a cascare nei tentativi di frode degli hacker. Questa volta la comunicazione arriva a nome dell’INPS.
Ogni giorno veniamo raggiunti da comunicazioni di un certo tipo. Non è sempre facile dividere quelle autentiche da quelle fasulle e che portano ad una truffa. Aspetto che assume ancora più peso in base al fatto che i criminali si tengano aggiornati su tutte le evoluzioni. Così da colpire con il giusto tempo. A tal proposito, una delle ultime truffe fa riferimento al bonus 200 euro.
Negli ultimi mesi, sono stati tantissimi i casi di truffa. Di recente, è scattata una maxi denuncia con le vittime che hanno visto il proprio conto svuotarsi. L’obiettivo, come possiamo immaginare, da parte dei truffatori è sempre quello. Ma le modalità cambiano spesso e rendono il tutto ancora più imprevedibile. Vediamo, quindi, i dettagli della truffa a nome dell’ente Nazionale.
Truffa a nome INPS, si parla di bonus 200 euro: i dettagli dell’e-mail
Negli ultimi giorni ha preso sempre più piede una delle truffe che mettono in campo il bonus 200 euro. Un incentivo tanto chiacchierato ma che è stato ricevuto da tantissimi italiani per contrastare il caro bollette. Ecco, proprio in questo spazio si inserisce la truffa.
Molti hanno già ricevuto il bonus mentre altri hanno tempo fino al 30 novembre per fare domanda. A molti utenti è arrivata una mail che comunica di poter ricevere facilmente questo bonus. Nel messaggio si invita l’utente a scaricare un’applicazione così da avere ancora più facilità.
All’interno del testo della comunicazione si parla di selezione che ha portato a poter avere questo bonus 200 euro. Poco dopo, si invita a cliccare il link presente che porta ad un portale esterno. Se si continua, vengono poi chieste le coordinate bancarie. Una volta immesse, come possiamo facilmente intuire, il nostro conto sarà in mano ai truffatori.
Non è la prima volta che un ente nazionale viene usato per delle frodi. Qualche settimana fa, una mail da parte dell’Agenzia delle Entrate ha fatto numero vittime. Ricordiamo che questi enti non lavorano in questo modo. Utilizzano altre vie per comunicazione qualcosa. In caso di ricezione di un messaggio del genere consigliamo di analizzarlo adeguatamente. Questo perché non sempre la grammatica è corretta e lo short link rimanda al giusto portale. Se i dubbi persistono, il consiglio è quello di rivolgersi ad un canale ufficiale prima di procedere. Solo in quel momento potremmo definitivamente sapere se la comunicazione arriva dall’ente o meno.