Una grande tragedia ha colpito in queste ultime ore tutto il mondo dello sport. La notizia della prematura scomparsa di Moises Fuentes ha scioccato tutti i tifosi del pugilato che lo hanno visto vincere il titolo mondiale.
Gli appassionati del pugilato e tutti gli amanti dello sport non possono rimanere indifferenti davanti la notizia della scomparsa prematura del giovane pugile messicano. La notizia ha fatto il giro del mondo. Tanti sono i fan dell’atleta che si sono stretti intorno alla famiglia, scrivendo messaggi di cordoglio e vicinanza. Era uno dei pugili più forti al mondo.
Terribile è stata la notizia della scomparsa di Moises Fuentes, pugile ex campione del mondo. A dare il terribile annuncio è stato Mauricio Sulaiman, il presidente del World Boxing Council. È stato lui che ha voluto informare sui suoi canali social della morte del pugile messicano. Aveva 37 anni ed alle spalle una carriera piena di vittorie e soddisfazioni.
Come abbiamo detto poc’anzi, Fuentes ha avuto una carriera sportiva celeberrima. Basti pensare che è stato campione del mondo nei pesi mosca minimi e leggeri. Ha collezionato anche numerosi record come quello di 33 incontri, con 25 vittorie, 14 delle quali per KO, con un pareggio e sette sconfitte. Proprio l’ultima sconfitta in un match gli è costata la vita.
Moises Fuentes, come è morto? Il KO gli è stato fatale
La notizia della morte di Moises Fuentes ha fatto grande scalpore. Così come le cause che hanno provocato il terribile episodio. Il pugile ex campione dei pesi leggeri e dei pesi mosca leggeri della World Boxing Organization, è venuto a mancare nella giornata di giovedì 24 novembre dopo aver lottato per più di un anno per la sua salute.
Dopo tre anni di pausa, il pugile aveva deciso di riprendersi il posto sul ring a Cancun. Era il 16 ottobre 2011, giorno in cui gli appassionati di pugilato e che ora passerà ai posteri come teatro del suo ultimo combattimento. In molti di ricorderanno quando Fuentes ha subito un attacco durante il suo combattimento con David ‘El General’ Cuellar.
L’atleta non è mai riuscito a riprendersi da quell’assalto fatale che gli è costato il KO e la vita. Al di là della sconfitta, dopo il combattimento il pugile è stato trasportato in fretta e furia in ospedale, dopo che non dava segni di vita sul ring. Proprio per questo è stato messo su una barella per consentire le cure mediche tempestive.
È stato poi ricoverato d’urgenza in ospedale di Quintana Roo dove gli era stato trovato un coagulo di sangue che si era formato nel cervello e ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico per rimuoverlo. Sebbene sia riuscito a sopravvivere all’intervento, le ripercussioni e le complicazioni arrivate da quell’evento sono state talmente gravi che non si è più ripreso.