Prima della tappa conclusiva del campionato 2022, tenutasi ad Abu Dhabi, vi sono stati tantissimi rumor sulla sostituzione di Mattia Binotto. La reazione di Jean Alesi ha destato scalpore.
In casa Ferrari il tema principale è oramai diventato il passaggio di Frederic Vasseur nel 2023, al posto di Mattia Binotto. Sono passati in secondo piano anche i discorsi relativi al secondo posto di Charles Leclerc, in classifica piloti, e quello della Scuderia nella graduatoria dei team. In molti hanno chiesto la testa dell’ingegnere di Losanna, dopo l’ennesima stagione deludente. Il distacco dalla vetta, alla fine, è stato di oltre 200 punti. La Red Bull Racing ha dominato in lungo e in largo, conquistando ben 17 vittorie su 22 GP.
La Ferrari è partita bene, presentando un progetto che sarebbe dovuto essere competitivo sull’intero arco della stagione, dato l’inizio scoppiettante. Charles Leclerc ha ottenuto un hat-trick in Bahrain, dopo due anni e mezzo di digiuno, mentre in Australia ha conquistato il suo primo grand chelem. I primi due straordinari trionfi coincisero con il doppio ritiro di Max Verstappen. Il monegasco, in sostanza, si ritrovò con un vantaggio di 46 punti dopo soli 3 Gran Premi. In Arabia Saudita, tra l’altro, aveva lottato sino alle ultime tornate del gara vs lo straripante olandese. Tutto sembrava essere in linea con le aspettative molto alte della vigilia. Il management della Rossa, infatti, aveva promesso di tornare ad essere competitivi per lottare per i riconoscimenti iridati ed aprire un ciclo vincente. Ferrari festeggia un traguardo clamoroso: tifosi in estasi. Date una occhiata anche al seguente articolo: F1, retroscena inquietante sulla Ferrari: spunta un dettaglio clamoroso.
Tutte le squadre sono partite da un foglio bianco, modificando le PU e rivoluzionando i telai. La wing car modenese sembrava essere la migliore, almeno nella fase iniziale del campionato, prima che sopraggiungessero avarie tecniche e pasticci vari. Uno dei problemi principali che ha colpito la F1-75, nel confronto diretto con RB18 e Mercedes W13, è stato quello relativo allo sviluppo del mezzo. Non una novità assoluta per la Scuderia. Dopo i tanti pasticci delle precedenti annate, ci si attendeva un passo in avanti sulla gestione dei driver e sulle strategie, ma la Ferrari non si è dimostrata all’altezza della Red Bull Racing. Mattia Binotto sarebbe in bilico, secondo l’illustre opinione di Leo Turrini. Il giornalista, sulle colonne del Resto del Carlino, ha spiegato tutti i motivi che avrebbero indotto la Ferrari a reintegrare Simone Resta e promuovere Vasseur al posto di Binotto.
L’ex pilota della Ferrari, Jean Alesi si è schierato dalla parte dell’ingegnere di Losanna. Ai microfoni di Sky il francese ha tuonato: “Non sono stupito perché chi fa partire (queste chiacchiere, ndr) sono persone poco professionali e anche poco informate. E’ importante ricordare la realtà dei fatti perché la squadra sì è presentata con la miglior macchina e ha fatto il possibile per lottare sia con Mercedes ma anche ovviamente con la Red Bull Racing che quest’anno ha vinto il campionato. Dunque l’obiettivo era quello e lo hanno raggiunto. Far partire certe voci sono solo negative per la squadra. C’è bisogno di stabilità e di conforto per continuare a fare questo salto che è il più difficile”.
Ferrari, la bordata di Alesi ai media italiani
Secondo l’opinione del francese la stagione della Ferrari è stata positiva, ma recuperare, completamente, il gap è una missione molto complessa. “Per un pilota, ad esempio, guadagnare un secondo quando sei un po’ lontano dalla vetta si può fare ma quando sei vicino e ti manca un decimo, due decimi è la cosa più difficile. Per la squadra è uguale”, ha analizzato Jean. In Formula 1 non c’è nulla di facile o scontato, come abbiamo potuto vedere nel 2022 con la Mercedes, ma gli errori del management della Scuderia modenese sono sotto gli occhi di tutti. Tantissimi magazine hanno dato la notizia della sostituzione di Binotto cosa fatta, tra cui la Gazzetta dello Sport. Il problema vero, secondo Jean, è che oggi i giornalisti vogliono arrivare prima sulla notizia.
“I rumor su Mattia Binotto? Mi dispiace dirlo ma i giornalisti di oggi, voi siete fregati da tutte queste voci che partono da Internet. È anche dannoso per voi, trovarsi in una situazione imbarazzante perché c’è uno stupido a casa che fa partire una voce. In Italia è arrivata dalla Gazzetta dello Sport. Quando c’era il direttore Candidò Cannavò era un giornale serio, adesso non è serio. Adesso prendi questo o Novella 2000 ed è la stessa cosa. È solo una palla per fare scoop”, ha sancito Jean Alesi.
A Sky sono rimasti un po’ sconcertati e la voce della F1, Carlo Vanzini, ha risposto in modo piccato all’ex driver della Ferrari. “Jean, ci conosciamo da tanti anni e ti posso dire che non è così. Prima di lanciare una notizia abbiamo verificato, tante firme importanti hanno confermato. Non è una fake news come quella del pilota che avrebbe spifferato tutto”, ha spiegato Vanzini. Il francese ha insistito: “Sarà il futuro a parlare (e vedrete, ndr) che queste voci sono infondate. Tutti i weekend i team principal e i piloti devono spiegare perché hanno vinto o perso. Queste cose non si fanno così, a fine anno, mandando una bomba inutile. In 5 anni ho cambiato tre volte il team principal ed è stato dannoso per i piloti e per gli ingegneri”.