I prezzi della benzina potrebbero presto tornare a preoccupare tutti. A dicembre potremmo accogliere un costo più alto. Vediamo i possibili scenari.
I prezzi in aumento hanno visto una grande pressione sulle famiglie italiane. Da qualche tempo, però, sembrava che la questione carburante fosse messa da parte. Anche se le difficoltà erano ancora presenti. Il mese di dicembre, però, potrebbe cambiare tutto e potrebbe essere solo l’inizio.
Arrivano delle brutte notizie seguendo la bozza del decreto. In questa, quello che emerge è la riduzione dello “sconto” che nei mesi scorsi è stato messo in atto dal governo Draghi. Le accise sulla benzina, quindi, toccheranno quota 578,40 euro fino alla fine del 2022. Mentre per chi utilizza il gas come carburante vedrà la cifra salire a 467,40 euro per mille litri.
Il carburante ha vissuto situazioni molto critiche. Oltre agli aumenti dei prezzi, si sono verificate anche delle truffe che hanno lasciato molti automobilisti a bocca aperta. In questo scenario, invece, ci sarebbe un possibile peggioramento del prezzo del carburante. Da quello che si legge, secondo quanto riportato da Money.it, ci sarebbe il passaggio delle accise da 0,25 euro a 0,15 euro. Cosa che ha portato a parlare il presidente dell’Unione Nazionale Consumatore di “suicidio politico“. Ma entriamo nei dettagli di un cambiamento che di certo farà discutere.
Possibile aumento del prezzo della benzina: tutte le conseguenza
Le mosse del governo sono praticamente in divenire, nei passati giorni il vicepremier Matteo Salvini ha parlato di poche risorse. Da quanto è emerso dalla bozza del decreto, alcune sembrano poter essere recuperato dal taglio delle accise sia su benzina che sul diesel. Si dovrebbe arrivare, dunque, al prezzo di 0,15 euro ma questa decisione sta facendo discutere e non poco.
Sia l’Unione Nazionale Consumatori che il Codacons si sono attivate per contrastare tale decisione. Entrambi gli enti sottolineano di come gli effetti, sia indiretti che diretti, sarebbero molto pesanti per le finanze dei consumatori. Questo taglio porterà, inoltre, all’aumento del prezzo della benzina e del gasolio di circa 0,12 centesimo. In pratica, si potrebbe arrivare ad un +146 euro all’anno se si usano due livelli di carburante al mese. Un costo che sale sempre più in base anche a quando si utilizza la propria vettura.
Già dal prossimo 1° dicembre si vedranno questi aumenti. Cosa che avrà una certa incidenza sia sui costi che sui consumi. Con la quota della benzina che potrebbe andare oltre 1,9 euro al litro. Per quanto riguarda il diesel, la quota al litro potrebbe superare i 2 euro. Questi dati, però, non dicono tutti. Soprattutto in merito al calo della produzione del petrolio che ci sarà. Una frenata iniziata dal 1° novembre di cui i suoi effetti non sono ancora visibili. Ma con la scelta in bozza, ci potrebbe essere prezzi oltre i 2 euro al litro. Così da rendere la misura politica senza alcun valore.