David Beckham è stato chiamato per fare da testimonial ai Mondiali di Calcio che si disputano in Qatar. Ma quanto percepirà l’ex calciatore inglese? La cifra è incredibilmente alta.
Quando si parla della manifestazione di calcio per nazionali più importanti al mondo, i testimonial non possono che essere dei nomi da urlo. Vere star di questo sport che hanno segnato tantissime persone. Questa volta, la scelta degli organizzatori è caduta sull’inglese David Beckham. Ma quanto ha guadagnato per fare da testimonial?
I Mondiali di calcio in Qatar sono appena partiti ma hanno da sempre avuto una certa curiosità da parte degli affezionati. Sappiamo molto bene come il Qatar sia una delle zone più ricche al mondo. Per questo motivo, gli organizzatori hanno voluto creare un contesto davvero da favola anche se ci sono state delle polemiche in merito.
La cifra che presto andremo a svelare ha scatenato tantissime polemiche. Non è la prima volta che l’ex stella inglese finisce nella bufera. Qualche mese fa si è reso protagonista di una spesa folle per le vacanze. Molti utenti non hanno per nulla gradito quanto condotto. Come in questo caso, dove Beckham è stato solo un elemento all’interno di una polemica che riguardava la difesa dei diritti umani.
Mondiali Qatar 2022, il testimoniali è David Beckham: quanto ha guadagnato?
Gli emiri del Qatar non hanno badato a spese e per la manifestazione hanno cercato solo i migliori di sempre. Per questo motivo, la scelta è ricaduta sull’ex stella dell’Inghilterra David Beckham. Una scelta a dir poco onerosa e che ha portato nelle tasche dell’inglese una cifra vicina ai 177 milioni di euro.
Il suo ruolo non si riduce a semplice presenza sul territorio ma è stata importante anche nel viaggio di avvicinamento a questa competizione. Beckham, infatti, è stato chiamato a promuovere l’immagine del Paese in giro per il pianeta. L’attenzione massima era su turismo e cultura. Un ruolo attivo che, però, non tiene conto di altre condizioni.
Sappiamo bene come la nomina del Qatar come Paese ospitate abbia fatto discutere. In prima fila c’è Amnesty International Uk che, fino a poco tempo fa, ha consigliato al manager inglese di informarsi sulle situazione che si vivono in Qatar. I diritti umani, per molti, sarebbero venuti meno. Non solo per i cittadini del posto ma anche per gli operai che hanno costruito gli stadi in maniera rapida. Insomma, la nomina non è affatto piaciuta per dei discorsi che vanno al di là del semplice calcio. Dall’altra parte, Beckham è andato dritto per la sua strada senza fare retromarce di alcun tipo. Come detto, il Mondiale è appena iniziato ma, di certo, si tornerà a parlare di questa situazione.