La Ducati ha sfatato un tabù che andava avanti dall’epoca di Stoner. Bagnaia si è laureato campione del mondo in MotoGP nel 2022, ma il rider inglese della Yamaha lo ha snobbato.
Dopo 15 anni la casa di Borgo Panigale è tornata a festeggiare un titolo che mancava dall’acuto di Stoner. L’australiano, nel 2007, era stato l’ultimo e unico prima del trionfo di Pecco Bagnaia a trovare il modo di affermarsi in top class. Dopo Casey ci hanno provato in tanti, tra cui Valentino Rossi. Quest’ultimo è stato il mentore di Pecco, avendo creduto in lui e accompagnando la sua crescita nell’Academy. Il torinese, dopo 50 anni di attesa, ha fatto gioire i fan italiani. L’ultimo pilota nostrano in grado di trionfare in sella ad una moto italiana era stato Giacomo Agostini nel 1972 sulla MV Agusta 500.
Nell’albo d’oro dei piloti del Belpaese, Pecco Bagnaia è succeduto al Dottore di Tavullia. L’ex centauro della Yamaha aveva vinto il suo ultimo titolo iridato nel 2009. Un trionfo meritato per Pecco, frutto di un duro lavoro e di una rimonta epica. Per tantissimi anni, in MotoGP, hanno dominato le moto giapponesi, portando al successo campioni come Marquez, Lorenzo e Rossi. Nonostante una Desmosedici da sogno sembrava che nei box della Rossa mancasse sempre quell’elemento in grado di rompere gli equilibri. Nel 2022 le cose si erano messe male dopo una partenza a rilento. Pecco Bagnaia non ha ripetuto, nella seconda parte di stagioni, gli errori che avevano compromesso il recupero su Quartararo nel 2021.
Il francese, stavolta, ha gettato al vento un vantaggio di 91 punti. Il Gran d’Olanda è risultato decisivo con la caduta del campione della Yamaha e la vittoria di prepotenza di Bagnaia. Dopo Assen, anche a causa di una M1 in grave crisi tecnica, El Diablo ha iniziato ad alternare prestazioni buone a risultati al di sotto delle aspettative. Il centauro di Nizza aveva sempre fatto della costanza il suo tratto migliore. Bagnaia, oramai, non aveva più nulla da perdere e si è concentrato, esclusivamente, su migliorare il feeling con la moto. Dopo la pausa estiva ha cambiato passo, mettendo a segno vittorie a raffica. Passo dopo passo l’allievo dell’Academy del Dottore ha ridotto lo svantaggio dal rivale, mettendo in crisi psicologica El Diablo. Quest’ultimo ha iniziato a commettere diversi errori, non tutti dettati dal forzare in pista con la moto, mostrando le debolezze della Yamaha.
Il confronto tra motori non poteva reggere, ma sul piano dell’esperienza, con qualche caduta in meno o errore come quello di Assen, Quartararo avrebbe anche potuto conquistare il titolo. Dopo 15 anni di attesa Bagnaia ha regalato una gioia infinita a tutti i tifosi della Ducati, arrivando nono a Valencia. Fabio avrebbe dovuto vincere a tutti i costi per poter recuperare i 23 punti di svantaggio, ma è giunto ai piedi del podio. I due si sono anche sfidati con il coltello tra i denti nella prima parte del Gran Premio finale. Le vittorie ad Assen, Silverstone, RB Ring e Misano hanno riportato entusiasmo e sicurezza, ma il trionfo più importante per il centauro italiano è stato quello malesiano.
Pecco, nel 2022, ha dimostrato maturità e caparbietà. E’ riuscito a prendersi la Rossa, a suon di prestazioni convincenti, battendo il suo teammate. Jack Miller, in teoria, sarebbe dovuto essere il cavallo di punta della squadra corse ufficiale, ma ha deluso le aspettative. L’australiano è stato un ottimo uomo squadra, ma non ha mai lottato per il titolo. Il prossimo anno il #63 dovrà prestare molta attenzione ad Enea Bastianini, terzo nel 2022 sulla Desmosedici GP21. Marc Marquez spiazza tutti: sentite cosa ha detto su Valentino Rossi. Date una occhiata anche al seguente articolo: lutto in MotoGP, un grande campione ci ha lasciati.
MotoGP, Crutchlow snobba Bagnaia
Nonostante la rimonta da applausi, c’è chi non ha riconosciuto al campione tutto il merito. Pecco, aiutato da una splendida Desmosedici, ha ottenuto ben 7 vittorie contro le 3 di Quartararo. Quest’ultimo è arrivato nelle ultime battute a giocarsi un mondiale che in pochi avrebbero lasciato aperto sino all’ultima tappa. Quartararo si è dimostrato un campione, ma il pilota inglese Cal Crutchlow, in un’intervista rilasciata a Motorsport.com, ha dichiarato in modo deciso di ritenere Quartararo il miglior pilota presente oggi in MotoGP: “Anche solo pensare di fare punti con quella moto è difficile. Non lo dico perché corro con lui o qualcosa del genere. So cosa sta guidando ed è il migliore pilota al momento, perché penso che nessuno in griglia possa fare quello che fa lui con quella moto”.
“Non voglio togliere nulla a Pecco, che ha corso un campionato fantastico con la Ducati ed è un grande pilota. Non dico che Fabio sia migliore di lui, ma che abbia fatto qualcosa difficile da fare”, ha poi precisato il pilota della casa di Iwata. Cal ha corso le ultime sei tappe del mondiale con la Yamaha del team satellite, subentrando ad Andrea Dovizioso. Il Dovi ha preferito salutare tutti in occasione della tappa di Misano. Crutchlow è consapevole delle difficoltà della M1 e ha voluto difendere il suo compagno francese, ma va detto che in questa annata Pecco si è dimostrato migliore di Fabio.