Il marchio torinese, facente parte del Gruppo Stellantis, si sta rilanciando in vista del 2028. I nostalgici delle vecchie Lancia apprezzeranno il render della nuova Delta.
Il risultato finale vi lascerà senza fiato, ma per stimare il modello unico, chiamato Hintegrale, creato da Angelelli Automobili occorre fare un passo indietro. La Lancia Delta è, ancora oggi, una delle vetture più iconiche della storia gloriosa dell’industria automobilistica italiana. La Lancia, fondata a Torino nel 1906, un secolo dopo si è ritrovata in crisi e con la sola Y in listino. Il marchio non è stato valorizzato a dovere negli ultimi anni, ma ha una storia antichissima.
Vincenzo Lancia si specializzò nella fabbricazione di auto di lusso. Nel 1958 il marchio fu acquisito da Carlo Pesenti, che poi fu costretto a vendere, qualche anno dopo, l’azienda alla Fiat. Negli anni ’80 la casa del Lingotto decise di accorpare la Lancia e l’Alfa Romeo nella controllata Alfa-Lancia Industriale. Nel 2007 la Lancia provò a rilanciarsi con il nome Lancia Automobiles, prima del definitivo inglobamento del gruppo italo-statunitense FCA in Stellantis. Considerato il ridimensionamento del marchio, forse, una maggiore indipendenza avrebbe giovato. L’Alfa Romeo, inoltre, sta attraversando uno dei periodi di maggiore crisi della sua lunga storia. Il CEO di Stellantis, Tavares, ha ritenuto di voler proporre il brand Lancia sotto una nuova veste, ovvero marchio full electric nel futuro prossimo.
La casa torinese potrebbe concentrare i propri sforzi in un allargamento del listino che, ad oggi, comprende solo la piccola Y. Il 28 novembre sarà fatta chiarezza sul futuro del marchio. In un post su LinkedIn, il CEO Luca Napolitano, ha ufficializzato per quella data un evento, “Lancia Design Day”, che è stato descritto come “il primo evento del Rinascimento di Lancia”. Gli appassionati si augurano possa rappresentare una svolta. Un tempo la Lancia presentava un modello che faceva impazzire i giovani e demoliva tutti i record nel mondiale rally. I puristi sognano una rivalutazione dei progetti della casa, anche per rivedere una nuova versione della Delta. Non ce ne vogliano gli ecologisti ma una Delta 100% elettrica non avrebbe lo stesso fascino. Che combina la Toyota? La nuova auto è uguale alla Fiat Panda (VIDEO). Date una occhiata anche a questa Bugatti ad oltre 400 km/h in autostrada.
La Lancia potrebbe ripuntare su uno stile sportivo, magari facendo una eccezione all’idea del full electric. Di sicuro dovrebbe arrivare una nuova ammiraglia, nel 2026, l’Aurelia, una SUV alla spina da 4,7 metri, mentre nel 2028 gli appassionati aspettano con ansia il ritorno su strada di un vero mito, la Delta. La prima serie fu un intuizione Giorgetto Giugiaro. Nel 1979 la Lancia aveva bisogno di una erede della Beta e la due volumi ben proporzionata, dalle linee pulite e squadrate stravolse i canoni stilistici della casa. Il successo della vettura fu travolgente. Fu eletta Auto dell’anno nel 1980. La Delta divenne famosa nel mondo, grazie a numerosi successi nel rally. Per 13 anni la vettura fu un sogno per i giovani di quella generazione. La Delta è il secondo modello piĂą venduto nella storia del marchio Lancia con 776.970 esemplari prodotti che includono i 525.231 esemplari della prima serie, i 138.980 esemplari della seconda serie e i 112.759 esemplari della terza serie.
Nuova Lancia Delta, sogno o realtĂ
Superfluo aggiungere che la vera Delta fu quella prodotta sino al 1993. Le due serie successive, concettualmente, differirono tantissimo dal modello iconico che fece la storia dell’off-road. Angelelli Automobili ha voluto risvegliare i vecchi appassionati del marchio con un modello unico, ridefinito Hintegrale, richiamando la versione pepata della vecchia Lancia. Nelle immagini in basso potrete apprezzare le linee taglienti dell’auto. Il modello sembra quasi uscito da un film di fantascienza, ma ricorda in tanti particolari la storica Delta degli anni ’80. Il design squadrato, integrato con particolari avveniristici, rappresenta il giusto mix tra passato e futuro.
Da notare la linea posteriore dei gruppi ottici a led e le numerose prese d’aria per raffreddare una combinazione di motori bestiale. L’auto appare aggressiva anche da ferma, esaltata dalla colorazione grey satinata. La prima versione è spinta da un 1.8 biturbo da 280 CV, anche ibrida, con due motori elettrici posteriori, da 400 CV e 550 CV. La full electric, invece, per i più green che non vogliono rinunciare ad alte prestazioni, avrà un powertrain da oltre 950 CV. Questa Hintegrale è costituita da una monoscocca in lega di titanio e alluminio stampata in 3D senza giunzioni, saldature o viti.
Un concept che prende ispirazione dal settore aerospaziale. Enorme lo spoiler posteriore, ma introduce svariate appendici aerodinamiche attive che sono gestite elettricamente e che variano la propria incidenza in base ad accelerazione, velocità e frenata. Da apprezzare anche la Virtualmind Real 360°, una visione panoramica che permette di fare a meno della tipica struttura degli specchietti retrovisori. Nell’abitacolo è presente un unico monitor touch con grafica configurabile dal guidatore. Dovrebbero essere prodotti, inizialmente, 50 esemplari per le versioni meno pepate, mentre i modelli di punta potrebbero avere una tiratura limitata a sole 25 unità . Previsti prezzi in linea con le migliori supercar, da 90.000 euro fino ai 550.000 euro della WRC stradale da 550 CV.