Altro tentativo di frode da parte degli hacker. Questa volta attenti alla truffa del Qr Code. Ma come funziona? Vediamo questa tecnica e come difendersi.
Ogni truffa mette in fortissima apprensione i tantissimi utenti del web. In questo caso, ad entrare nella scena virtuale è una frode che avviene tramite Qr Code. Anche in questo caso, aspetto che non stupisce, l’obiettivo è svuotare il conto delle vittime.
Le tecniche che riescono a mettere in campo gli hacker sono tantissime. Nel corso del tempo sono riusciti sempre più ad adeguarsi alle evoluzioni tecnologiche. Consentendo a se stessi di trovare molte vie pericolose per gli utenti. In questo specifico caso si tratta di una variante del phishing, la Qrishing. Da come capiamo, l’esca non è più un messaggio ma un codice Qr che sono ormai diffusissimi.
I cybercriminali possono colpire chiunque e ovunque. Di recente, si è tornati a parlare della truffa subita dalle Poste che ha portato l’ente a perdere ben 5 milioni di euro. Questa volta, l’allarme è stato lanciato da Confconsumatori. L’associazione ha segnalato come molti utenti siano stati vittima di questa truffa. Andiamo, dunque, a scendere nei dettagli di questa frode e vediamo come difenderci e stare attenti.
Come funziona la truffa del Qr Code? Tutti i passaggi per difendersi
Questa truffa può prendere vita in vari modi. Non c’è una tecnica standard come avviene per e-mail ed SMS. Si basa su tre diversi binari. In un primo caso c’è una guaina trasparente sopra i codici Qr. Di solito, questa tecnica viene messa in atto in luoghi che le potenziali vittime considerano sicuri. Pensiamo a supermercati o banche.
Il secondo modo si utilizzano marchi di note aziende per la simulazione di pubblicità. Questi strumenti sono creati appositamente per immettere nel dispositivo della vittima un virus. In sostanza, il codice è malevole. L’ultima tecnica è passare come dei buoni sconti che, alla fine, sono fasulli. Così il consumatore lì utilizza dando poi i dati ai criminali.
Dette le tre tecniche in cui possiamo incappare, il consiglio su come difendersi è quello di prestare attenzione massima. Anche quando stiamo per procedere ad un gesto solito, dobbiamo prima osservare bene il codice. Dopo averlo osservato, dobbiamo chiederci se la fonte è affidabile. Se sono aperti si può leggere l’url per vedere a quale codice rimanda.
Un altro consiglio, questa volta dato da Confconsumatori, riguarda le applicazioni di sicurezza. L’associazione consiglia l’installazione di queste app sui nostri dispositivi. Questo perché se da pc, i browser chiedono la conferma per entrare in siti non sicuri questo non avviene per i browser da dispositivi mobili. Cosa che porta l’utente ad essere maggiormente esposto e, di conseguenza, una possibile vittima.