Li trovi disposti all’ingresso di ogni supermercato che si rispetti. Si tratta dei prodotti posizionati alla rinfusa, molto spesso vicino alle casse. Dovrebbero essere quelli in offerta, quelli prossimi alla scadenza, ma ne sei davvero certo?
Sei davvero convinto che quando entri al supermercato con pochi spiccioli, con pochi contanti, e con una lista ben definita di acquisti, spenderai soltanto quello che avevi preventivato? Sei sicuro che agisci sempre nel modo migliore per poter risparmiare e rispettare in pieno il tuo magro budget mensile
Non è facile resistere alle tentazioni: i maghi del marketing sono capaci di “irretirci” in ogni modo, nonostante le palesi difficoltà delle famiglie ad arrivare a fine mese (molte non arrivano nemmeno a metà). Con il Natale alle porte, poi, rispetto al magro bilancio, dovrebbe essere prerogativa di tutti intraprendere la strada del risparmio e dell’austerity. Ma ci riusciamo davvero?
Ecco che appena entrati al supermercato, siamo attirati da quei prodotti disposti alla rinfusa, nei pressi della cassa. Potrebbe anche accadere che non li notiamo all’inizio, presi dai nostri pensieri, ma stiamo certi che prima di uscire non ci sfuggiranno.
Prodotti alla rinfusa vicino alle casse del supermercato: risparmio vero?
Ma che succede? Non si tratta solo di caramelle, cioccolatini o lampadine. Notiamo anche bottiglie di vino, salumi, pacchi di pasta di marche conosciute. Chiediamoci come mai questi prodotti sono disposti all’ingresso o all’uscita (come la si voglia intendere il discorso non cambia) del supermercato. Chiediamoci come mai, è nei nostri diritti di consumatori, i medesimi prodotti sono anche inseriti regolarmente nel loro reparto di appartenenza.
Occorre, allora, fare molta attenzione e cercare di notare la differenza di prezzo. In alcuni casi i prodotti sfusi disposti all’ingresso sono davvero scontati. Ma attenzione, non è sempre così. Se non notate il cartellino offerta o l’evidenza dello sconto, siamo solo di fronte a uno stratagemma, per carità legale, della direzione del supermercato.
Molto spesso, troppo spesso dovremmo dire, tutto questo ci sfugge: con un danno enorme per il nostro magro bilancio. Le statistiche indicano, ad esempio in America, che ben l’87% dei consumatori che entra in un supermercato non si limiterà mai ad acquistare quello che si era proposto di comprare prima di fare la spesa. Possibile? Sì, assolutamente.
E allora riempiamo il carrello, spesso di cose inutili, che abbiamo già a casa: una carne che ci attira magari straniera, un crudo di mare freschissimo per una tartare con la nostra donna del cuore on gli amici, quella bottiglia di vino in offerta. E ci dimentichiamo che siamo già pieni, nelle dispense, nel frigo, per almeno i successivi quindici giorni, al punto che potremmo sfamare una seconda famiglia.
Ed è così che sposiamo la cattiva abitudine dello spreco, che riempiamo la pattumiera di prodotti che restano a marcire nel frigo, che gettiamo via letteralmente i nostri soldi, dicendo addio al risparmio: e non ce lo possiamo certo permettere, giammai in questo delicatissimo momenti storico.