Non tutti conoscono la differenza che esiste tra un supermercato e un ipermercato. vediamo nel dettaglio in cosa differiscono.
Supermercato o ipermercato? Troppo spesso le persone fanno confusione su questi termini, arrivando addirittura a pensare che queste due parole indichino in realtà il medesimo luogo.
In realtà si tratta di due locali molto diversi all’interno della grande distribuzione organizzata, in primo luogo perché con ipermercato, intendiamo un luogo dedicato alla vendita del dettaglio, di dimensioni infinitamente più grandi di quelli a cui siamo abituati nei normali supermercati.
Quando utilizziamo infatti il termine supermercato, ci stiamo riferendo a un locale organizzato per la vendita al dettaglio ai consumatori, la cui estensione può aggirarsi da 400 metri quadri e non oltre i 2,500. Il termine ipermercato viene invece utilizzato proprio per indicare invece quei locali per la vendita al dettaglio, che vanno oltre i 2.500 metri quadri, e si caratterizzano in primo luogo proprio per la loro grandezza, sinonimo in questo caso di vastità di reparti e di scelta.
Gli ipermercati poi, a differenza dei supermercati, sono quasi sempre posizionati proprio per la quantità di spazio che occupano fuori dalle città in periferie, anche perché la stessa logistica della GDO si svolge in quei luoghi. In Italia è stato stimato, con i dati aggiornati alla data di dicembre del 2021, che nel nostro paese sono presenti su tutto il territorio 633 ipermercati.
La storia dei supermercati, di come sono nati, a inizio nei primi decenni del novecento, ed è molto affascinante. Nel 1916 un imprenditore di nome Clarence Saunders fondato un negozio chiamato Piggly Wiggly in cui all’ingresso era presente una vera e propria novità per l’epoca: ai clienti veniva infatti offerto un cestello in cui poggiare i prodotti che selezionava, mentre continuavano a restare in giro per il locale.
Certo, Saunders in quel momento non poteva sospettarlo, ma aveva appena creato un oggetto che sarebbe diventato un simbolo del capitalismo moderno: il carrello della spesa. E infatti il locale ebbe all’inizio un successo clamoroso, al punto che nel giro di poco tempo l’uomo riuscì ad aprire altri negozi in giro per l’America.
Ma ci vogliono altri 15 anni per arrivare alla fondazione del primo vero supermercato in America, che avverrà per mano dell’imprenditore Michael Cullen, che fonderà nel 1930 il King Kullen. Un negozio che è rimasto nella storia in quanto era il primo a “vendere tutto” rompendo così il tabù dei negozi specializzati che offrivano soltanto alcune tipologie di prodotti alimentari ai loro clienti.
Nel suo negozio infatti, l’imprenditore offriva ai suoi consumatori prodotti di qualsiasi genere, rappresentando una vera e propria novità per l’epoca. A noi potrà sembrare assurdo, ma fino a quel momento era impossibile pensare di acquistare tutto ciò che serviva per la nostra alimentazione della giornata, in un unico luogo.
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