Non tutti sanno che con una semplice domanda è possibile triplicare, o quasi, il proprio stipendio nel mese di dicembre. L’hai già inoltrata la richiesta? Ecco quello che devi sapere.
Tutta Europa sta vivendo uno scenario difficile da un punto di vista economico. Forse il più complicato degli ultimi quarant’anni, dove tante famiglie fanno fatica ad andare avanti e coprire tutte le spese. Una crisi energetica che non si vedeva da decenni. Per questo motivo qualsiasi aumento o bonus è ben gradito nelle tasche degli italiani. Molti lavoratori potranno vedere il proprio importo ingigantirsi nell’ultimo mese dell’anno.
Siamo arrivati alle battute finali di un 2022 complicato per quanto riguarda le finanze delle famiglie e imprese. La crisi energetica e l’inflazione alle stelle hanno acuito un problema che si era iniziato a palesare subito dopo il lockdown e che si è fortificato con l’esplosione della guerra in Ucraina. Tuttavia, il mese di dicembre potrebbe essere il più bello per tanti lavoratori.
C’è grande attesa per gli stipendi in quanto l’ultimo mese dell’anno è sempre più proficuo per i lavoratori. In tanti stanno aspettando la tredicesima nello stipendio, che non è altro che una gratifica per le festività natalizie. Questo perché i dipendenti godono di questo incremento proprio a dicembre, il mese per eccellenza delle feste. Si tratta di una mensilità che si va ad aggiungere allo stipendio.
Tredicesima nello stipendio dei lavoratori: come funziona
Tante persone ottengono la tredicesima che possono investire in tanti modi. È in questo modo che il lavoratore riesce ad ottenere il doppio dello stipendio, o quasi visto che c’è la tassazione IRPEF che taglia una parte del guadagno. Anche se questa viene abbattuta con le detrazioni di imposta. In prativa sono degli sconti fiscali fruibili per dodici mesi.
Tuttavia, l’IRPEF non agisce sugli stipendi di tutti. Ad esempio, chi lavora nel settore domestico come colf e badanti percepiscono una tredicesima pari allo stipendio. Chi guadagna 1500 euro mensilmente, a dicembre prende 3000 euro. Tuttavia, questo lavoratore deve dichiarare tutto da solo, in quanto il datore di lavoro non è un sostituto di imposta.
Anticipo TFR: stipendio triplicato
Ancora più consistente può essere lo stipendio per chi gode dell’anticipo del TFR. Una somma che può essere quasi triplicata rispetto allo stipendio solito. Ma chi può godere di questo vantaggio? Parliamo di lavoratori sempre del settore domestico, come badanti e colf. Quello che devono fare è presentare una domanda al datore di lavoro, possibilmente per iscritto. In questo modo può usufruire dell’anticipo del 70% del TFR accantonato.
È un vantaggi che gli altri settori non hanno. O meglio, ce l’hanno vincolato. Gli altri lo possono richiederlo solo dopo aver trascorso 8 anni di assunzione, così possono pretendere l’anticipo della cosiddetta liquidazione. È da specificare che la richieste del TFR deve essere motivata. In quanto ci vogliono delle ragioni particolari per ottenerla.