Vi siete mai chiesti per quale motivo il taxi si chiama così? In merito al nome ci sono tante storie, le cui origini sono sempre state di grande curiosità: ecco qual è la verità.
Molti di noi prendono il mezzo di trasporto in modo regolare. Un servizio che lavora molto nelle grandi città piene di turisti e lavoratori come Roma, Milano, Torino, Napoli o le metropoli europee, americane, asiatiche e oceaniche. Le origini del nome sono spesso interrogativi che alcune persone si pongono. Vi siete mai chiesti come e quando sono nati i taxi? Ecco che cosa ci sta dietro il suo nome.
Il servizio di trasporto esiste fin dall’antichità e si è adattato in base ai contesti storici e alle condizioni e le agevolazioni che lo sviluppo offriva nel tempo. Le prime aziende di trasporto sono comparse in Europa intorno al 1640, dove alcuni professionisti fornivano i servizi. In questo modo i cittadini avevano la possibilità di essere traspostati pagando il servizio del viaggio. Una vera rivoluzione.
Ma fu solo alla fine dell’800 quando apparve il primo taxi automobilistico. Momento in cui Luis Renault lanciò una linea di piccoli veicoli per fornire questo servizio. Allo stesso modo, il tassametro fu inventato in Germania nell’ultimo decennio del 19° secolo. Dispositivi che iniziarono ad essere montati sui veicoli. Ma qual è l’etimologia della parola taxi?
Taxi, la parola ha origini nobili e italiane: la storia
Quando chiamiamo un taxi non richiediamo solo un servizio di trasporto. Implicitamente evochiamo il cognome di una illustre famiglia nobile di origine tedesca che ricevette il privilegio di sfruttare in monopolio i servizi postali del Sacro Romano Impero. Almeno così dice la versione popolare sull’origine di la parola. Si tratta della casata nobiliare Thurn und Taxis che si è occupata per secoli della posta di mezza Europa.
Ebbero il monopolio delle poste europee dal ‘400 fino al 1861. La famiglia ad un certo punto ha deciso di non occuparsi solo della posta, ma di diversificare la sua attività. Si è occupata anche del trasporto dei passeggeri e proprio da qui sono nati i primi ‘taxi’. La cosa incredibile è che la famiglia tedesca aveva origini italiane.
La storia racconta che i fratelli Zanetto e Francesco Tasso, che erano bergamaschi, furono onorati dall’imperatore Massimiliano I d’Asburgo nel 1504 di gestire il monopolio del servizio postale in tutto l’impero. La famiglia che poi si era germanizzata in Thurn und Taxis gestiva migliaia di castelli e cavalli, diventando una delle più facoltose dell’epoca.
Le altre ipotesi sulle origini del nome
La seconda teoria sull’origine del nome taxi, mezzo che ha risentito del periodo Covid, è più recente. Risale al 1907 e che quindi non sarebbe legato ad un cognome ma al concetto di tariffa. Un termine che nell’antica lingua tedesca era chiamata taxanom, che derivava dal latino medioevale taxa (tax, costo). Questa spiegazione è vicina alla funzione reale, poiché non avrebbe a che fare con il trasporto di corrieri ma con quello di persone.
Esiste poi una terza ipotesi che vorrebbe la sua origine del nome che arriva dall’aggettivo greco tachus che significa “veloce”. Una parola che vuole sottolineare la capacità del mezzo di far muovere le persone in modo veloce, senza aspettare troppo tempo. Anche questa spiegazione è molto vicina alla funzione attuale.