La cultura generale ci porta a “calare” la pasta appena l’acqua bolle. Secondo la fisica e la chimica stai sbagliando tutto. Il momento per cuocere è un altro. Ecco il trucco che pochi conoscono.
La crisi energetica e i conseguenti prezzi sempre più alti stanno portando alle famiglie a non dormire la notte. Le cifre si fanno sempre più alte e ogni persona vuole apportare degli accorgimenti per poter risparmiare. Uno degli scenari che comporta un consumo di gas e luce alto è quando cuciniamo. Un passaggio, importante, può cambiare. Facendoci risparmiare.
Praticamente da sempre, per cuocere la pasta, abbiamo solo una modalità: quella di “calarla” appena l’acqua bolle. Quello che facciamo dopo aver messo la pentola sul fornello è attendere la formazione delle prime bolle. Aspettare qualche istante e poi buttare la pasta. Questo passaggio così comunemente diffuso porta ad un alto consumo di gas e luce.
La cottura della pasta, in certi casi, diventa una guerra di religione. Tante sono le idee anche se, al momento, i tradizionalisti sono in maggioranza. Vero anche che, con i costi attuali, bisogna correre ai ripari. Alcuni stanno mettendo in pratica una tecnica rivoluzionaria. Anche questa aiuta nell’ottica di risparmio. Questa volta, invece, vedremo una modifica del precedente passaggio. Un altro trucco che vi fa risparmiare.
Butti la pasta appena l’acqua bolle? Passaggio sbagliato, puoi cuocerla prima: Ecco come
Il momento della bollitura dell’acqua è sempre importante. Un momento abbastanza atteso che permette di condurre in porto un processo non proprio semplicissimo. Anche perché la stessa pasta può essere cotta in vario modo. Il procedimento che vedremo già all’estero è molto utilizzato. Nel nostro Paese, invece, è ancora in fase embrionale.
Dobbiamo partire da un presupposto: la pasta non cuoce oltre i 100 gradi ma meno. Esattamente a 93 gradi. Per questa ragione, basta che l’acqua sia molto calda per permettere una ottima cottura. Non serve attendere che si raggiunga l’ebollizione ma basta buttare la pasta nel momento in cui l’acqua raggiunge un’alta temperatura. Tale processo è legato ad una questione fisica e chimica anche se i più tradizionali non sono assolutamente d’accordo
Insomma, tale tecnica non permette solo una cottura ottimale ma anche di risparmiare sia il gas che la luce. Un aspetto che, nell’attuale periodo storico, non fa affatto sottovalutato. Apportare tale modifica, per i tradizionalisti, non è semplice ma può essere una soluzione momentanea dato il momento di crisi.
Sempre in ottica di risparmio nel processo di cottura ci sono ben 5 metodi imperdibili. Anche in questa circostanza ogni modalità ci garantisce un certo risparmio. Insomma, le strade per il risparmio sono varie. La scelta è a discrezione del consumatore ma apportare determinate modifiche non può che far bene alle nostre finanze.