In arrivo basse temperature. Per arginarle, molti pensano alla stufa elettrica. Ma bisogna fare i conti con i costi energetici. Ma quanto consuma questo dispositivo? Le cifre sorprendono tutti.
Gli italiani sono sempre in attesa di alcune soluzioni per arginare l’aumento dei prezzi di luce e gas che si verificherà nei prossimi mesi. Le basse temperature, però, non lasciano tranquilli dato che serviranno delle contromisure per riscaldarsi. Anche se bisognerà considerare i consumi dei dispositivi che andremo ad usare.
Di certo, il contrasto delle basse temperature avverrà tenendo presente la questione risparmi. I costi di gas e luce si faranno sempre più alti e, questo, non può essere non considerato. Uno dei dispositivi maggiormente usati è la stufa elettrica. Questo apparecchio aiuta a riscaldare la casa e noi stesso. Anche se per essere alimentato ha bisogno di elettricità.
Ci sono tantissimi modelli che possono più o meno aiutare nella ricerca del risparmio. Molti, a tal proposito, si chiedono se la stufa a pellet garantisca un risparmio. Stessa domanda che si collega alla versione elettrica. Infatti, si vuole conoscere il reale consumo che poi incide sulla bolletta. Possiamo preannunciare che alcuni numeri sorprendono.
Quanto consuma una stufa elettrica? L’incidenza in bolletta
Prima di addentrarci nei numeri, dobbiamo stare attenti ai consumi quando si parla di stufa elettrica. Questi derivano principalmente dalla potenza e dalla dimensione del modello che scegliamo. Sul mercato ci sono diversi modelli da cui attingere. Poi tutto dipende dalle nostre esigenze. In sintesi, si parla di un consumo che può andare dai 300 ai 2.500 Wh.
I consumi, dunque, dipendono da quale modello acquistiamo. L’attenzione nella fase di scelta deve essere principale. Il consumo totale va stabilito moltiplicando la potenza con il costo dell’energia. Un costo che, al momento, segna 0,501 euro/kWh. Una volta ottenuto il risultato dobbiamo moltiplicare questo per le ore in cui avremo attiva la stufa.
Tra le stufe a basso consumo troviamo quella con lampade alogene. In questo caso, il calore si propaga nella stanza per irraggiamento. Altro modello che concede un basso consumo è quello a quarzo. In questo caso, la lampada di quarzo si riscalda rapidamente ma i consumi sono leggermente più alti se prendiamo come riferimento i modelli più classici. Altre stufe a basso consumo sono quelle ad infrarossi. Hanno una resistenza in ceramica che diffondono il calore per irraggiamento.
Sul mercato, tale dispositivo è considerato tra i meno efficienti. Ad esempio, per avere 4 kWh la stufa richiede quasi 4 kWh di energia. Da questo esempio si capisce come ci sia un’efficienza pari a quasi la metà di una caldaia a gas. Il risparmio arriva solo se si sceglie una stufa elettrica ad alta efficienza. Magari che garantisca sia qualità che prezzo. Il resto lo fa il posizionamento e la dimensione. Come sempre, valutiamo tutti questi dettagli prima di agire all’acquisto.