Il nuovo governo ha aggiornato, di nuovo, il limite sui contanti. Con questo in molti si chiedono se il Pos rimane ancora obbligatorio o no. Tutte le novità: ecco che cosa cambia.
Negli ultimi tempi le nuove tecnologie e soprattutto la pandemia di Covid hanno fatto sì che i pagamenti in contanti, che fino a poco tempo erano i preferiti nella maggior parte delle operazioni, abbiano perso molto terreno. Il tutto è andato a favore dell’utilizzo delle carte di credito e debito e dei sistemi elettronici. Negli ultimi giorni c’è una novità per quanto riguarda i contanti e che potrebbe riflettersi anche sui dispositivi elettronici.
È da inizio del nuovo millennio che il governo italiano si sta occupando della lotta all’evasione fiscale e di conseguenze dei pagamenti. Nel corso degli anni, tutti gli esecutivi che si sono succeduti hanno identificato il limite ai pagamenti in contanti. La stessa cosa ha fatto anche la squadra guidata da Giorgia Meloni che ha alzato la nuova soglia che dovrebbe essere di 5 mila euro, al fronte dei 2 mila euro di adesso.
Per il momento sono solo ipotesi, in quanto si dovrà attendere la Legge di Bilancio 2023 per capire che cosa ci si aspetterà sul serio. Tuttavia, la ‘manica larga’ del governo sul pagamento con i contanti potrebbe portare dei cambiamenti anche per quanto riguarda l’obbligo del Pos per le attività commerciali.
Limite contanti, cosa cambia con il Pos: le novità
La Legge di Bilancio porterà con sé diversi cambiamenti. Questi però non dovrebbero andare ad intaccare l’obbligo del Pos per gli esercenti. Rimangono infatti le sanzioni per i commercianti che non vogliono accettare i pagamenti con un dispositivo elettronico. Ricordiamo che l’obbligo ce l’hanno non solo i commercianti, ma anche i professionisti.
Sono molteplici le categorie che devono potarlo dietro. Parliamo di tassisti, tabaccai, bar, ristoratori, commercialisti, avvocati, idraulici, ingegneri, ambulanti, fabbri e tutti gli altri. La multa prevista è una doppia sanzione: 30 euro più il 4% della transazione rifiutata. Una scelta politica che spinge alla tracciabilità. Ma sono utili anche per chi deve ottenere delle detrazioni.
Come cambiano i pagamenti
È salito il limite dei contanti e verrà ufficializzato nella legge di Bilancio. In questa ci saranno anche altri vincoli da tenere in considerazione. Tra questi c’è la soglia alzata per gli acquisti dei turisti stranieri che è fissata a 15 mila euro. Per quanto riguarda il limite delle rimesse tramite i money transfer è di mille euro. La soglia è tale anche per quanto riguarda gli assegni, sia bancari che postali.
Poi ci sono anche i limiti di altri settori come per i condomini i cui pagamenti devono essere effettuati su un conto corrente dedicato. In merito ai pagamenti alle retribuzioni ai lavorati subordinati, questi possono essere fatti in contanti. Ad eccezione delle collaborazioni occasionali e del lavoro domestico. Le entrare e le uscite delle associazioni e società sportive dilettantistiche devono muoversi solo con mezzi tracciati quando gli importi sono sopra mille euro.