Il caro bollette potrebbe avere una battuta d’arresto per quanto riguarda i prezzi del gas nei prossimi mesi. Un bella novità con l’incognita, visto che la situazione potrebbe non essere duratura: ecco che cosa è stato detto.
Negli ultimi mesi si è parlato tanto del piano di emergenza per mitigare gli effetti della guerra in Ucraina che ha provocato un rialzo dei prezzi in tutti i settori. Una crisi della qualità della vita che non si vedeva da decenni e che ha spinto molte famiglie al risparmio. A quanto pare però l’inverno imminente porta con sé un sospiro di sollievo. I problemi però potranno arrivare dal prossimo.
A quanto pare, l’inverno che sta per entrare potrebbe non essere così terribile come in molti pensavano. La preoccupazione per il caro bollette potrebbe essere sollevata dietro al fatto che gli stoccaggi hanno raggiunto il 95,2% di riempimento. Questo vuol dire che il nostro paese ha il rifornimento per coprire i mesi più freddi tra la fine 2022 e l’inizio del 2023.
A spiegare che cosa sta succedendo è stato il gruppo Snam, sottolineando che i prezzi del gas dovrebbero scendere in quanto ce n’è abbastanza per affrontare l’inverno. E quindi il nostro paese non dovrebbe rischiare limitazioni o restrizioni in tal senso, come si legge su Money. Le cose però si potrebbero mettere male in inverno 2023-24, dove quello potrebbe essere il momento più complicato.
Caro bollette, prezzi gas in calo: paura per il prossimo inverno
A prendere la parola su quello che sta succedendo e che cosa ci dovremmo aspettare è stato Stefano Venier, amministratore delegato di Snam. Ha sottolineato che gli italiani possono tirare un sospiro di sollievo, sia per quanto riguarda la spesa e sia per quanto riguarda i razionamenti. Questi ultimi dovrebbero spettare solamente alle industrie. L’Italia ha una riserva di 4,5 miliardi di metri cubi, mentre ne possiede 12 miliardi.
Questo vuol dire che il nostro paese per buona parte è coperto. Ciò garantisce un risultato eccellente, dove il rischio di razionamenti per il piano risparmio è basso e potrebbe ‘toccare’ solo il settore industriale. A destare preoccupazione è l’inverno del prossimo anno. Ovvero i mesi che vanno da dicembre 2023 a febbraio 2024. L’AD di Snam ha messo in allerta il governo Meloni in merito alla gestione energetica.
L’Agenzia internazionale dell’energia ha pubblicato un report dove ha sottolineato che il prossimo inverno potrebbe essere più complesso di quello in attivo. In quanto sarà più difficile riempire le scorte e quindi il gas russo mancherà e quindi è indispensabile coprire il ‘gap’ usando magari il sistema rigassificatore a Piombino o a Ravenna. Anche se questo non sarà sufficiente per tutta la stagione.
Gli esperti hanno parlato di strategie da mettere in pratica subito, per non arrivare impreparati al prossimo inverno. Il primo passo da fare è quello di iniziare a migliorare l’efficienza energetica. In seguito è importante diffondere l’energia rinnovabile e le pompe di calore.