Il governo Meloni è pronto a procedere ad una revisione del calcolo ISEE. L’indicatore non sarà l’unico a subire modifiche, al centro dell’attenzione anche altri bonus. Vediamo le possibili modifiche.
La crisi economica impone alla politica di agire. Tantissime sono le famiglie in profondissima difficoltà. E, a quanto pare, lo scenario non cambierà nel breve periodo. A tal proposito, il governo Meloni vorrebbe modificare i criteri di calcolo che riguardano ISEE e altri bonus. Tutto in direzione di comprendere più persone.
Come sappiamo, ci sono tanti bonus e incentivi a cui possiamo accedere. In certi casi, sono molti a rimanere fuori da queste misure. Questo è il motivo che spinge l’esecutivo a voler modificare il metodo di calcolo. Non solo per l’ISEE ma anche per altri incentivi come il reddito di cittadinanza e il bonus casa under 36. Fino ad arrivare all’Assegno Unico e Universale.
Alla base della possibilità di modifica c’è la volontà di mettere in primo piano un alleggerimento per quanto riguarda gli immobili di proprietà. Le novità non terminano qui ma si prevede un lungo lavoro da parte dell’esecutivo. Vediamo, dunque, cosa potrebbe cambiare e quale potrebbe essere l’incidenza.
L’ultima riforma sul calcolo ISEE ci riporta al 2015. Data la situazione attuale, però, quei criteri risultano essere obsoleti e completamente fuori fuoco dalle esigenze de cittadini italiani. In questa ottica, il grande problema è rappresentato dall’Assegno Unico che riguarda i figli. Questo viene concesso tramite indicatore ISEE.
Attualmente, secondo i recenti dati dell’Osservatorio dell’INPS, questo Assegno è ricevuto da 4 milioni di famiglie. Con la possibile modifica, le famiglie che avrebbero accesso all’Assegno sarebbero 7 milioni. Queste, appunto, verrebbero integrate tramite la modifica del calcolo dell’ISEE.
Da questi dati, l’esecutivo ha mostrato la volontà di cambiare qualche regole. Una delle idee sul campo è quella di pesare meno sulle case che sono senza abitanti oppure sono state ereditate. In particolar modo se sono condivise. Quindi, abitazioni diverse dalla prima casa. Si pensi che il patrimonio immobiliare va ad incidere per il 20% con una cifra che supera i 52.000 euro.
Ma le ipotesi sul tavolo non sono finite qui. C’è anche la possibilità di allungare la franchigia da 52.000 a 80.000 euro. Questa modifica darebbe un grande aiuto alle famiglie che hanno più case di proprietà. In questo contesto avrebbero la possibilità di avere un ISEE più basso e poter accedere a più agevolazioni. Pensiamo al bonus sociale che si collega al gas, acqua e luce oppure all’incentivo sull’asilo nido. Sul bonus asilo nido per il 2022 in arrivo fino a 3.000 euro. Insomma, le idee sono tante e pare proprio che una di queste darà il via al nuovo calcolo ISEE. Vedremo se ci saranno le risorse per procedere alla riforma.
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