Il 2023 sarà un anno di cambiamenti. Tra le novità che bisogna aspettarsi c’è come sempre quella in merito all’assegno unico. È previsto una modifica dell’importo: ecco che cosa c’è da sapere in merito.
Tutti gli anni vengono riviste e aggiornate le tabelle in merito alla misura a supporto delle famiglie. Si tratta di trattamenti previdenziali e assistenziali che vengono rivalutati in base al tassi di inflazione registrato nell’ultimo anno. Andiamo a conoscere quali sono le novità che gli italiani dovranno attendersi con l’inizio del nuovo anno.
Come stabilisce l’articolo 4, comma 11, del D.Lgs. 230/2021, gli importi dell’assegno unico universale vengono modificati tutti gli anni esattamente come le soglie Isee. Il motivo è quello di adeguarli alle variazioni che riguardano il costo della vita che si verifica durante l’anno. Per questo motivo il 2023 vedrà diversi cambiamenti.
A causare la modifica è stato l’andamento del tasso di inflazione record che è salito all’8%. Questo vuol dire che ci sarà un aumento della soglia Isee per il quale è possibile fare domanda e chiedere di ricevere il supporto a sostegno di chi ha a carico i figli. L’Inps ha spiegato che cambiano anche le modalità per fare la richiesta.
Assegno unico 2023 per i figli a carico: come cambia
L’Istat ufficializzerà presto il tasso di inflazione che influirà sull’assegno unico che verrà percepito dalle famiglie. In merito a quanto si legge su Money, il tasso dovrebbe attestarsi su per giù intorno all’8%. Nel caso in cui fosse così, ci sarebbe una maggiorazione dell’8% su tutti gli importi. La somma massima quindi passa da 175 a 189 euro. E quindi ci sarà un aumento di 14 euro.
A salire sarà anche l’importo minimo che passa da 50 euro a 54 euro, con più 4 euro. I figli maggiorenni godranno di un massimo di 91,80 euro fino ad arrivare ad un minimo di 27 euro. Per il terzo figlio si applica una maggiorazione che parte dai 91,80 euro fino ad arrivare ad un minimo di 16,20 euro. Nel caso in cui ci sono i genitori lavoratori, l’assegno passa da 30 a 32,40 euro.
Si dovrà tenere conto anche per quanto riguarda le soglie Isee che saranno al rialzo e quindi saranno rivalutate. Mentre quest’anno la soglia massima era fissata a 15.000 euro, dal 2023 ci sarà una soglia di 16.200 euro. In questo scenario, le soglie saranno tutte rivalutate dove l’importo minimo scatterà solo quando il reddito Isee raggiunge il tetto massimo dei 43.200 euro.
Le novità sulle domande: come fare richiesta
Un’altra novità in merito all’assegno unico riguarda le domande. Per prima cosa c’è da sottolineare che le mensilità saranno pagate nei mesi di gennaio e febbraio 2023 senza la necessità di presentare una nuova richiesta e nemmeno aggiornando l’Isee. Quest’ultimo dovrà essere aggiornato come di norma a fine febbraio, insieme all’inoltro della nuova domanda.
Una volta fatto questo passaggio, si potrà usufruire dell’assegno nel periodo che va da marzo 2023 a febbraio 2024. Nel caso in cui l’Isee dovesse essere uguale a quello dell’anno corrente, non sarà necessario che si presenti una nuova domanda. Questo perché il beneficio verrà erogato in modo automatico.