Medico di base, come sostituirlo? Documenti e procedura

Come è possibile sostituire il proprio medico di base con uno nuovo? Di seguito tutte le procedure e documenti richiesti per poterlo fare facilmente.

Il medico di base è una figura molto importante, in quanto dottore che fornisce un’assistenza medica ad una singola persona. Il compito principale di quest’ultimo è quello di prendere in carico la salute del proprio paziente e assisterlo negli anni, conoscendo la storia clinica dello stesso. Un personaggio dunque con cui creare un rapporto di grande fiducia e a cui rivolgersi nel momento del bisogno e in casi di emergenza.

Medico di base
Pexel

Anche se generalmente si parla di rapporto continuativo nel tempo, potrebbe però capitare che ad un certo punto non ci si trovi più ad avere fiducia in quest’ultimo, sentendo la necessità di sostituirlo con un altro professionista. Cambiare medico di base non è una pratica inusuale in effetti, ed è un diritto che spetta ad ogni cittadino e che può essere dovuto a diversi motivi. Ma qual è l’iter da seguire per poter sostituire il proprio dottore con un altro? Ecco tutte le informazioni dettagliate.

Medico di base, quali sono le sue competenze

Come abbiamo già accennato quando scegliamo un proprio medico di base sappiamo di dover instaurare un rapporto di estrema fiducia con esso. Il paziente infatti affida al proprio dottore la cosa più importante e cioè la propria salute. È infatti il medico che ha il compito di informarsi sull’intera storia clinica dell’assistito e lo segue continuativamente negli anni.

Sono diverse le competenze che riguardano questo tipo di professionista e infatti tale tipo di medico può prescrivere farmaci, fare vaccini, rilasciare delle impegnative per vari analisi o test e ovviamente anche occuparsi delle ricette mediche. Avendo dunque questo ruolo così importante nella nostra vita è bene saperlo anche scegliere adeguatamente. Questo tipo di scelta ha una validità annuale e si rinnova tacitamente di volta in volta, a meno che un paziente non voglia espressamente decidere di sostituirlo con un altro.

Generalmente la scelta di un nuovo dottore si basa sul passaparola di conoscenti, amici o parenti che ne raccomandano uno con cui si sono trovati particolarmente bene. Si può però anche semplicemente decidere di scegliere un nuovo dottore in base ad altri criteri, come ad esempio quello di trovarne uno con lo studio che sia più vicino a casa propria o al proprio ufficio dove si lavora. Se invece non si conoscono dei medici di base si può sempre decidere di consultare degli elenchi dei medici convenzionati con il SSN e che vengono messi a disposizione dalle varie ASL.

Sostituzione del proprio medico generico, ecco come fare

Si potrebbe pensare che sostituire il proprio medico generico con uno nuovo sia una procedura molto difficile. In realtà si tratta di un iter abbastanza semplice e anche breve, che richiede dei passaggi da rispettare. Per prima cosa bisogna recarsi agli Uffici anagrafe del distretto sanitario dove si risiede e avviene dunque la revoca del proprio dottore a favore di uno nuovo. Quello che bisogna ricordarsi è di portare con sé un documento di riconoscimento, un certificato di residenza è una propria tessera sanitaria.

Una volta terminato questo passaggio si può dunque indicare il nome del nuovo professionista scelto. Può capitare che quest’ultimo non possa seguirvi poiché già in esubero di pazienti e a quel punto si dovrà indicare un altro nome dalla lista dei vari professionisti che è in possesso alla ASL. I documenti che si devono portare all’ASL per poter cambiare il medico sono quello di riconoscimento valido e uno di iscrizione al SSN.

Se non ci si può recare personalmente agli sportelli della ASL, bisognerà fare una delega ad una persona di fiducia dando anche la propria documentazione necessaria e quello di riconoscimento del delegato e del delegante. Se invece si smarrisce il documento di iscrizione al SSN si deve ottenere un duplicato, ma per averlo bisogna recarsi agli uffici della ASL e presentare un documento una dichiarazione di smarrimento o nel caso di furto una copia della denuncia che è stata presentata.

Si può anche tranquillamente decidere di fare il cambiamento del proprio medico il generico anche on-line. Tutto quello che si deve fare è collegarsi al portale dell’Asl di competenza e avviare l’apposita registrazione al sito. È bene specificare che però non tutte le ASL dispongono di questo servizio online e quindi bisogna prima informarsi per sapere se è possibile avviare tale procedura. Nel caso in cui la propria ASL offrisse questa possibilità, si dovrà compilare e sottoscrivere un modulo che contiene tutte le autocertificazioni richieste, sia per ottenere la revoca del vecchio medico di base, sia per attivarne uno nuovo.

Cambio temporaneo del medico di famiglia, ecco come è possibile

Potrebbe accadere che per un determinato periodo di tempo ci si debba trasferire in un’altra città o altra zona senza voler avviare un cambio di residenza. Trovandosi però lontano dal proprio medico famiglia, se ne può richiedere un altro? È bene sapere che in realtà anche ai cittadini che non sono residenti è permesso di scegliere un altro medico di famiglia, ovviamente però chiarendo quali sono le proprie motivazioni.

Per poter chiedere un nuovo medico temporaneo, bisogna che il richiedente risieda nel comune di non residenza per un tempo che deve essere minimo di 3 mesi e con un massimo di un anno per motivi di studio, salute, lavoro o vacanza. Prima di procedere alla richiesta di un nuovo medico si deve però andare all’ufficio territoriale della ASL di residenza, richiedere una cancellazione temporanea del proprio medico e poi andare all’ASL del luogo in cui ci si è trasferiti e chiedere un nuovo dottore.

Passaggio dal pediatra al medico di famiglia, cosa bisogna fare?

Come è risaputo fino all’età di 14 anni si viene seguiti per le proprie cure mediche da un pediatra. Una volta superata queste età però nel nostro paese si deve passare ad affidarsi ad un medico di famiglia. Questo passaggio avviene in maniera automatica e la ASL infatti invia ai genitori del ragazzo in questione una comunicazione in cui è richiesto di indicare il prima possibile il nome di un medico di famiglia che si vuole scegliere.

Bisogna anche specificare che in realtà questo passaggio obbligatorio avviene dai 14 anni in poi, ma può essere anche stabilito prima ed è infatti possibile dai 6 anni. Sono anche previste in casi particolari delle estensioni di tempo per poter continuare a farsi seguire dal pediatra se si è in presenza di alcune patologie o di handicap. In tale caso i genitori dell’assistito possono richiedere di poter prolungare un periodo di altri due anni.

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