Arrivano delle importanti novità per quanto riguarda le bollette del gas. Le notizie riguardano l’abbassamento del prezzo con relativo effetto retroattivo. L’incidenza di tale cambiamento sarà importante.
I costi energetici che si sono segnalati nell’ultimo periodo sono stati sempre più alti. Sono state varie le notizie negative in tal senso sia per le famiglie che per le aziende. Ora, però, l’Arera ha deciso di cambiare rotta. Ha annunciato importanti novità: non solo riduzione del prezzo ma anche effetto retroattivo.
Già da questa estate, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente aveva dato vita ad un cambio di metodo. Un nuovo aggiornamento che riguardasse il costo della materia. La decisione fu quella di non considerare più il Ttf di Amsterdam ma il Punto di scambio virtuale italiano. Tale svolta, inciderà ora positivamente sui consumatori che sono legati al mercato tutelato.
Per questo mese, infatti, i consumatori vedranno arrivare bollette del gas più facilmente gestibili. Tale cifra non sarà solo frutto di quanto deciso dall’Arera ma anche della loro gestione. Infatti, per risparmiare su luce e gas ci sono 5 metodi infallibili. In questo caso, il cambio sarò retroattivo. Cerchiamo di scoprire di più su tale termine e su come esso si legherà ai consumatori.
Prezzi in calo sulle bollette del gas, perché? Ecco tutto quello che c’è da conoscere
L’Arera è andata a toccare i parametri di calcolo per quanto riguarda le bollette del gas. Nei prossimi giorni, infatti, ci sarà un’importante comunicazione. Questa riguarderà l’effetto retroattivo del prezzo di questa materia in riferimento al mese di ottobre.
La rimodulazione del parametro andrà ad impattare sul calcolo fatto sulle bollette di ottobre. Anche in caso di pagamento già effettuato, i gestori dovranno procedere al ricalcolo così da pagare agli utenti un conguaglio. Tale scenario, come possiamo immaginare, rappresenta un’ottima condizione. Tantissimi italiani avranno la possibilità di veder rientrare una cifra che potrebbe servire per altre spese. Una vera boccata di ossigeno per chi è legato al settore tutelato.
Sono state tante le motivazioni che hanno portato a questa decisione. A decidere non solo l’aspetto economico ma anche quello ambientale. Il clima attuale permette di spostare l’accensione dei riscaldamenti. Così da calmare la domanda energetica. I consumi, poi, sono frenati da una crescita rallentata, si parla a tal proposito di recessione. Inoltre, da non dimenticare, le scorte di gas che sono arrivate al 95% e che stoppano la corsa all’acquisto.
La scelta di Arera di passare al Psv è per evitare anche alcune forme di speculazione. Il Punto di scambio virtuale, infatti, è meno soggetto a questo tipo di situazioni. In ultima analisi, l’Arera ha anche spostato il limite temporale di fatturazione: non più ogni tre mesi ma ogni mese. Così da evitare cifre altissime e permettere agli italiani di effettuare una spesa nel tempo più sostenibile.