I prossimi mesi saranno decisivi per quanto riguarda il destino dei bonus che sono stati introdotti durante questo periodo di crisi della qualità della vita. Attenzione alla scadenze, alcuni poi non si possono più richiedere.
Il mese appena trascorso ha visto diversi cambiamenti sostanziali per quanto riguarda l’assetto politico italiano. Dopo che il nostro Presidente della Repubblica ha sciolto le camere, tutti i cittadini italiani sono stati chiamati al voto per eleggere i suoi rappresentanti. Da qui la formazione del nuovo governo che di sicuro porterà in scena delle modifiche per quanto concerne il futuro di alcuni incentivi.
Milioni di occhi puntati sulle prossime. Questo perché, il governo a guida Giorgia Meloni, dovrà decidere qual è il destino dei tanti bonus che sono stati introdotti sia durante l’ultimo esecutivo guidato da Mario Draghi, che durante il secondo mandato di Giuseppe Conte. In poche parole, molti italiani di sicuro si chiederanno quali saranno gli incentivi che verranno prorogati e quali invece che verranno eliminati.
In tutto questo, ci sono quegli incentivi che hanno una scadenza in tempi molto brevi. Questo che cosa vuol dire? Vuol dire che alcuni contributi possono non essere più richiesti dal 1 gennaio 2023. Tra i tanti incentivi, ci sono quelli molto importanti per i cittadini. Questi spaziano dall’acquisto della tv agli interventi a sostegno della genitorialità. Ma andiamo a dare uno sguardo più da vicino.
Bonus in scadenza: ecco quelli che non si possono più richiedere
Tanti sono i cambiamenti e le modifiche che bisogna attendersi nei prossimi mesi. Tra i bonus più importanti che sono in scadenza c’è il superbonus 110% sulle villette unifamiliari. Questo è possibile richiederlo fino al 31 dicembre 2022, dopo di questa data bisognerà attendere se il governo Meloni deciderà di prorogarlo oppure no. È probabile che ci sia una proroga, anche se verosimilmente verranno abbassate le detrazioni fiscali.
Un discorso molto simile si deve fare per il bonus facciate che è anche in scadenza per la fine dell’anno in corso. In bilico c’è anche uno dei contributi più gettonati, ovvero il bonus televisori. Un contributo per la rottamazione tv oppure di decoder compatibili con il nuovo segnale del digitale terreste. Anche in questo caso si spera ad una proroga, visto che il passaggio definitivo al DTV è dal 2023.
Tra gli altri bonus che sono in via di scadenza ci sono anche il bonus trasporti di 60 euro, utile per i pendolari in quanto copre le spese per gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Ma anche il bonus asilo nido, nato per coprire la retta e che può arrivare ad un contributo di 3000 euro. Un sostegno concesso anche senza presentare il modello ISEE.
Non ci dovrebbero essere problemi per la proroga sull’assegno unico universale che è rivolto alle famiglie che hanno i figli in casa fino all’età di 21 anni. A dire la verità, il governo Meloni è intento nell’aiutare le famiglie in difficoltà. A doversi salvare nel 2023 potrebbe essere anche il bonus mobili al 50%, anche se probabilmente verrà dimezzato a 5000 euro.