Sia su Facebook che su Vinted c’è la possibilità di vendere qualcosa di proprio. Applicazioni molto usate ma che possono dare vita ad una truffa. Ecco a cosa stare attenti.
Il web e la rete hanno dato tantissime possibilità alle persone. Oggi senza una connessione internet è davvero difficile muoversi. Dagli aspetti positivi, però, si passano agli aspetti negativi che ci conducono ai tentativi di truffa. In questo caso, l’ambiente da considerare è quella della compravendita di prodotti.
Ci sono tantissime applicazioni che permettono di mettere, da privati, prodotti da vendere. Facebook e Vinted sono le più note in tal senso. Questa, però, nonostante la grande popolarità sono finite al centro di una truffa. La frode, se messa a segno, fa perdere davvero tutto alla vittima. Dall’oggetto in vendita fino ai dati e ai propri soldi.
Come ben sappiamo, ormai, in qualsiasi momento dobbiamo stare attenti a queste situazioni. Già in passato, il noto social ha visto palesarsi una truffa. Gli utenti rischiavano veramente grosso. Come rischiano grosso anche in questa situazione. Una frode che, ricordiamo, coinvolge anche Vinted. Tutto avviene tramite PayPal. Vediamo adesso a cosa stare attenti.
Tra le truffe più note di questo ambito c’è quella che richiama PayPal e il pagamento tramite questa soluzione. Proprio per tale ragione si verifica su settori in cui si mette in atto una compravendita. Facebook e Vinted, quindi, sono luoghi importantissimo in tal senso.
Sia su Vinted che su Facebook, il truffatore contatta il venditore facendo la sua offerta. Una volta che si è arrivati all’accordo, invia un link tramite mail o messaggio tramite PayPal. Questo, spesso, avviene automaticamente senza che l’acquirente, finto, chieda qualcosa del prodotto o del prezzo.
L’invio del link, però, è un tassello importante. Con questo passaggio, i criminali cercano di far credere di come il pagamento sia andato in porto. Con questo scenario, hanno l’obiettivo di rubare il prodotto e, in casi ancora peggiori, i dati del venditore. Naturalmente PayPal non è un metodo di pagamento pericolo ma può essere utilizzato, così come altri strumenti, anche per queste finalità.
Secondo quanto riportato da telefonino.net, l’esperto informatico Jean Jacques Latour ha sottolineato di come le vittime siano principalmente donne. Facebook è il luogo ideale per questa truffa perché dà la possibilità di creare degli account che non destano troppa attenzione. I truffatori fanno di tutto per creare un certo ambiente.
Lo stesso esperto di sicurezza informatica sottolinea come sia meglio pagare tramite la piattaforma. Se si ha un conto PayPal, invece, meglio controllare che i soldi siano arrivati. Se non è arrivato nulla allora sono alte le possibilità di una truffa.
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