La guerra ancora in corso tra Russia e Ucraina continua a destare forte preoccupazione. Soprattutto per il pericolo di una possibile guerra atomica. Ma cosa accadrebbe all’Italia? Il rischio strage è alto.
In questi anni ci sono state varie situazioni che hanno gettato l’umanità nello sconforto. In ultima battuta, si è acceso il conflitto tra Russia e Ucraina. Un conflitto che ha chiamato in causa tutti gli altri Stati. Dall’Europa agli Stati Uniti. La paura di una guerra atomica è molto alta. Ma cosa accadrebbe all’Italia?
Il mondo vive con il fiato sospeso le evoluzioni che avvengono in Ucraina. La Russia pensava di avere un conflitto più semplice ma non è stato così. Sono passati tanti mesi dall’inizio della guerra ma nulla è cambiato. Le due forze in gioco continuano a lottare tra di loro. Per questo motivo, si pensa che Putin possa dare il via ad una guerra atomica. Una decisione che non inciderebbe solo sull’Ucraina.
Tra le tante preoccupazioni c’è anche quella di una terza guerra mondiale. In caso di tale scenario negativo, ci sarebbero alcuni Paesi decisamente sicuri. In caso di atomica, invece, l’Italia sarebbe a rischio strage. Lo evidenzia, come riportato da Libero, Iriad – Archivio Disarmo. Quest’ultimo parla di scenario in cui c’è l’atomica e gli Stati Uniti reagiscono. In tal caso, ci sarebbero 34 milioni di morti. Vediamo, quindi, cosa accadrebbe in Italia.
Le evoluzioni del conflitto tra Ucraina e Russia possono portare a tanti tragici eventi. Solo dopo pochi mesi dalla guerra è emerso il fatto che l’Italia abbia già un piano in caso di nucleare. Nonostante tale piano, secondo Iriad – Archivio Disarmi, l’Italia subirebbe una durissima strage in caso di guerra atomica. Gli obiettivi sarebbero basi Nato e militari.
Le zone più a rischio sarebbero Brescia e Pordenone. La pericolosità è data dalla posizione delle basi Nato di Aviano e Ghedi. Queste basi hanno 40 test nucleari. Tra i comandi militari presenti nella penisola ci sono la Caserma Ederle e la Caserma del Din a Vicenza. Poi abbiamo Campo Darby a Livorno, Naval Air Station a Sigonella e Naval Support Activity a Napoli. Si aggiungono anche le basi presenti a Taranto e Gaeta.
Secondo quanto emerso da Iriad, la zona che pagherebbe un altissimo prezzo sarebbe quella di Napoli. Per la città campana, infatti, sono stimate 21 mila perdite e 109 feriti. Nel totale, invece, ci sarebbe una soglia minima di 55 mila vittime e 190 mila feriti. A Vicenza si segnalerebbero 12 mila morti e 45 mila feriti. A Gaeta con 12 mila morti e 5 mila feriti e Taranto con 7500 morti e circa 27 mila feriti.
Oltre a questi numeri, una guerra atomica porterebbe anche un negativo impatto ambientale ed economico per il nostro paese. Quanto mostrato è un semplice studio ma che rende chiara l’idea di cosa potrebbe accadere.
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